9 settembre 2022

Città portuale (Ingmar Bergman, 1948)

Città portuale, aka Città della nebbia (Hamnstad)
di Ingmar Bergman – Svezia 1948
con Nine-Christine Jönsson, Bengt Eklund
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Visto in divx, in originale con sottotitoli inglesi.

Dopo nove anni ininterrotti di navigazione, il marinaio Gösta (Eklund) torna sulla terraferma con l'intenzione di restarci, e sbarca nel porto proprio mentre una ragazza, Berit (Jönsson), tenta il suicidio buttandosi in mare. Innamorati, i due cominciano a frequentarsi. Ma solo dopo alcune settimane la tormentata Berit rivela a Gösta la verità su di sé, ovvero i problemi in famiglia, con genitori litigiosi e mai comprensivi, e i suoi trascorsi in riformatorio, per via di una serie di cattive compagnie. Ma anche di fronte a una società ipocrita e perbenista, saprà trovare una nuova voglia di vivere. Il quinto lungometraggio di Bergman, da lui anche sceneggiato a partire da un romanzo di Olle Länsberg, è un dramma (neo)realista di scarso interesse, forse ispirato alle pellicole di Marcel Carné, anche se l'attenzione al vissuto sociale e alle questioni morali, in particolare quelle delle nuove generazioni, quasi impotenti in un mondo che non li prende in considerazione e non è fatto a misura loro, è comunque da apprezzare (si pensi alla scena in cui Gertrud, amica di Berit, ricorre a un aborto clandestino a costo della vita pur di non dire nulla alla propria famiglia).

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