17 settembre 2022

Finale a sorpresa (Cohn, Duprat, 2021)

Finale a sorpresa - Official Competition (Competencia oficial)
di Mariano Cohn, Gastón Duprat – Spagna/Argentina 2021
con Antonio Banderas, Oscar Martínez, Penélope Cruz
**1/2

Visto in TV (Now Tv).

Giunto alla soglia degli ottant'anni, il ricco imprenditore Humberto Suárez (José Luis Gómez) ambisce a lasciare al mondo qualcosa di prestigioso per essere ricordato, e decide di finanziare un film di successo. Assume così l'eccentrica regista Lola Cuevas (Penélope Cruz) affinché diriga un'ambiziosa pellicola d'autore, tratta dal romanzo di un premio Nobel incentrato sulla rivalità fra due fratelli, con gli acclamati attori Iván Torres (Oscar Martínez) e Félix Rivero (Antonio Banderas) come protagonisti. Ma già durante le prove, lo scontro fra personalità così spigolose e diverse fra loro non depone a favore del risultato... Iván e Félix, infatti, impersonano rispettivamente il cinema colto e quello commerciale: il primo è un anziano "maestro di recitazione", attore di teatro intellettuale e impegnato, che ama calarsi nel personaggio e disprezza la superficialità e la volgarità del secondo, "celebrità" devota allo spettacolo e ai gusti del pubblico. In più ci si mette la regista, con i suoi vezzi autoriali e anticonformisti, a intorbidire le acque, sottoponendo i due attori a prove ed esperimenti sempre più bizzarri... Dopo "L'artista", "Il cittadino illustre" e "Il mio capolavoro", la coppia argentina Cohn/Duprat continua a riflettere sul mondo della creatività e dell'arte con una nuova commedia dai toni grotteschi e astratti come l'ambientazione in cui si svolge la vicenda (l'enorme villa di Humberto, con ampi e spazi vuoti di cemento, vetro e marmo, in cui hanno luogo le prove). La rivalità tra i due fratelli della sceneggiatura del film si riflette in quella fra i due interpreti, mentre il loro contrasto rispecchia quello, sempre più tenue e confuso, fra il cinema d'autore e quello rivolto al pubblico, fra la creatività fine a sé stessa e all'espressione artistica e quella che mira soltanto a riscuotere plausi e vincere premi. Forse il tutto mostra un po' la corda, si ride meno di quanto ci si aspetterebbe e non si raggiungono le profondità de "Il cittadino illustre", ma la confezione è comunque ottima, così come i dialoghi e le prove (molto autoironiche) degli interpreti. Colonna sonora a base di brani per pianoforte di Chopin, Satie e Beethoven.

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