21 settembre 2022

La fiera delle illusioni (Guillermo del Toro, 2021)

La fiera delle illusioni - Nightmare Alley (Nightmare Alley)
di Guillermo del Toro – USA/Messico 2021
con Bradley Cooper, Cate Blanchett
**1/2

Visto in TV (Disney+), con Sabrina.

All'inizio degli anni quaranta, il truffatore Stan Carlisle (Bradley Cooper) mette a frutto le tecniche di mentalismo e chiaroveggenza che ha appreso negli anni trascorsi come imbonitore in un circo itinerante per spillare soldi ai membri dell'alta società, proponendosi come medium e spiritista, con la complicità di una subdola psicanalista (Cate Blanchett) che gli rivela i segreti dei suoi ricchi clienti. Ma quando tenterà il colpo grosso ai danni di Grindle (Richard Jenkins), un milionario recluso che soffre di sensi di colpa per la morte della ragazza che ha amato in gioventù, le cose non andranno come previsto... Il nuovo film di Del Toro, dopo il successo de "La forma dell'acqua", è un originale thriller psicologico tratto dal classico romanzo di William Lindsay Gresham che era già stato portato sul grande schermo da Edmund Goulding nel 1947 con Tyrone Power (la cui figlia Romina ha qui un breve cameo nella scena dell'esibizione di Stan al ristorante). Il protagonista, ambizioso imbonitore da fiera con un misterioso e tragico passato (svelato poco a poco), è al centro di una vicenda in cui è convinto di poter manipolare facilmente le persone intorno a sé – che si tratti delle sue "vittime", della ragazza che ama, Molly (Rooney Mara), fuggita con lui dal circo, o della subdola femme fatale Lilith (una Blanchett in versione dark lady) – salvo infilarsi in una spirale di autodistruzione che lo porterà, tormentato a sua volta dai sensi di colpa, a finire nel peggiore dei modi, in un cerchio che si chiude. Ben recitato e molto bello visivamente, il film è purtroppo debole narrativamente: la storia e le sue svolte non lasciano incantati come il precedente (e più romantico) "La forma dell'acqua", né stupefatti come un altro film su truffe e illusioni per certi versi simile, quale "The prestige" di Nolan. Da elogiare però l'ottima confezione, con regia, fotografia e scenografie all'altezza degli altri lavori di Del Toro, e un'accattivante ricostruzione ambientale, tanto nella parte legata alla fiera (la prima ora di film), tanto in quella negli ambienti più altolocati (la seconda ora). Il ricco cast comprende anche Willem Dafoe (Clem, il direttore del circo), Toni Collette e David Strathairn (i due "maghi" da cui Stan apprende i segreti del mestiere), Ron Perlman (il forzuto Bruno), Peter MacNeill, Mary Steenburgen e Holt McCallany. Quattro nomination agli Oscar (per film, fotografia, scenografie e costumi) ma nessuna statuetta vinta. In alcune sale è circolata una versione in bianco e nero che ne accentua le sfumature noir.

4 commenti:

Babol ha detto...

visivamente è un capolavoro, ma la storia mi ha lasciata un po' freddina.

Christian ha detto...

Anche a me... e non è una novità: quasi sempre nei film di Del Toro l'aspetto visivo è la cosa migliore. Comunque le cose interessanti non mancano.

SamSimon ha detto...

Concordo. Tecnicamente ineccepibile, ma mi è sembrato di un'inutilità notevole. Non ricordavo non avesse vinto nessun Oscar, ricordavo solo le varie nomination...

Christian ha detto...

Nomination che fra l'altro, almeno alcune (come quella per il miglior film), sono probabilmente arrivate sull'onda lunga di quelle vinte per "La forma dell'acqua"...