21 agosto 2022

Rabid (David Cronenberg, 1977)

Rabid - Sete di sangue (Rabid)
di David Cronenberg – Canada/USA 1977
con Marilyn Chambers, Frank Moore
**1/2

Visto in divx.

Sottoposta a un trapianto di pelle sperimentale dopo un incidente in moto, Rose (Marilyn Chambers) diventa "portatrice sana" di un'epidemia che rende lei assetata di sangue e trasforma la gente che morde (attraverso una protuberanza sotto l'ascella) in una sorta di mostri idrofobi. Il secondo lungometraggio "mainstream" di David Cronenberg è un horror seminale che fonde insieme le tematiche dei vampiri e degli zombie, con tanto di finale apocalittico in cui l'infezione si è ormai sparsa in tutto il mondo. Se infatti la prima parte del film è ambientata nella clinica di chirurgia plastica del dottor Keloid (Howard Ryshpan), isolata in campagna, i cui esperimenti danno origine alla mutazione, nel prosieguo la vicenda si sposta in città: memorabile la scena in cui Rose "adesca" una delle sue vittime in un cinema a luci rosse. Il diffondersi dell'epidemia, con i tentativi delle autorità di contenerla (attraverso vaccini, lockdown e controlli sanitari) sembra anticipare a modo sua la recente pandemia di Covid. Ma naturalmente la pellicola si iscrive di buon diritto nel filone dell'horror (anzi, del body horror, di cui Cronenberg è un maestro) alla Romero. All'epoca fece impressione per la violenza grafica, e in effetti era in anticipo sui tempi. La protagonista (scelta dal produttore esecutivo Ivan Reitman: Cronenberg avrebbe voluto Sissy Spacek) era nota per i suoi film pornografici, come "Dietro la porta verde". Un remake nel 2019.

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