22 agosto 2022

Il talento di Mr. C (Tom Gormican, 2022)

Il talento di Mr. C (The unbearable weight of massive talent)
di Tom Gormican – USA 2022
con Nicolas Cage, Pedro Pascal
**1/2

Visto in TV (Now Tv).

Insoddisfatto di come procede la sua carriera, e in crisi nella relazione con la figlia sedicenne, Nicolas Cage (sé stesso) medita di abbandonare il cinema e, nel frattempo, accetta l'invito di un ricco fan, lo spagnolo Javi Gutierrez (Pedro Pascal), che lo ospita nella sua villa a Maiorca per discutere di una sceneggiatura da lui scritta. Ma si ritroverà al centro di un vero e proprio thriller, quando due agenti dell'FBI, sospettando che Javi sia un criminale internazionale, lo convinceranno a indagare per conto loro... L'idea dell'attore in crisi che interpreta sé stesso in una pellicola parodistica e auto-ironica non è certo nuova: qualche anno fa lo aveva fatto, per esempio, anche Jean-Claude Van Damme in "JCVD". Qui Gormican (anche sceneggiatore) gioca sul fatto che Cage ha la fama di non rifiutare quasi nessun ruolo e, pertanto, di apparire in moltissimi film, spesso di qualità discutibile, nonostante nella sua carriera non siano mancati lavori belli e importanti (fra i tanti che vengono citati in un modo o nell'altro durante la pellicola, "Face/Off" di John Woo e "Cuore selvaggio" di David Lynch, il cui protagonista – una versione giovane e ribelle dello stesso Cage – appare talvolta davanti agli occhi del suo alter ego per conversare con lui, come fosse la sua coscienza). Anche se l'idea è comunque carina e il divertimento non manca (toccante l'amicizia che Nick stringe con Javi, e spassose le scene in cui i due agiscono sotto effetto dell'LSD), alla resa dei conti il film è un po' piatto e meno dirompente di come avrebbe potuto essere senza il freno a mano tirato (per non parlare della commistione fra realtà e fantasia: alla fine non è chiaro se tutto ciò cui abbiamo assistito sia vero o sia cinema). Ma l'interpretazione di Cage, che parodizza più volte sé stesso e le proprie "doti sciamaniche d'attore", è ottima, come anche quella di Pascal. Il titolo italiano, che richiama "Il talento di Mr. Ripley", è più banale e meno evocativo di quello originale.

4 commenti:

Babol ha detto...

Poteva essere più folle ma alla fine mi ci sono divertita parecchio. E punti in più per la performance di Pascal, davvero bravo a non farsi "mangiare" dallo strabordante Cage!

Christian ha detto...

Pascal qui è davvero bravo! Il film poteva essere migliore, ma in fondo diverte, e la cosa è in linea con la "leggenda urbana" sulla qualità cazzona dei film dello stesso Nick.

Ernesto ha detto...

Ciao, Christian (e Buon Natale!).

Ho visto questo film due giorni fa e l'ho trovato anch'io divertente. E mi è anche piaciuto che, oltre a magnificare Cage attraverso più generazioni di fan (alcuni conoscono i suoi film più vecchi, altri quelli più recenti), esprima un grande amore per il cinema di ogni genere (oltretutto Cage è davvero un grande fan del Gabinetto del Dottor Caligari, tanto che nel film avevano anche girato questa scena-sogno che poi è stata eliminata dalla produzione
https://www.youtube.com/watch?v=FPA0ZfTM0sY)
Però al tuo "alla fine non è chiaro se tutto ciò cui abbiamo assistito sia vero o sia cinema" devo rispondere che in realtà è chiaro. Il passaggio tra realtà e film è improvviso e si può rischiare di perderselo, ma se ci fai caso noti che alla fine della scena all'ambasciata, di punto in bianco cambiano tutti gli attori tranne Cage (la moglie diventa Demi Moore, vestita con un improbabile vestito tutto giallo e i tacchi alti) la jeep diventa un pick-up, la figlia (diversa anche lei) fa quella battuta che in italiano è stata mantenuta "strana", cioè dice "Papà, ti amo", che quando l'ho sentita ho pensato "Che brutta traduzione", ma poi si capisce che l'hanno lasciato così per sottolineare che la battuta non era realistica e che nella realtà non ha detto affatto così.
Ciao!

Christian ha detto...

Ciao Ernesto, auguri anche a te!
Naturalmente hai ragione sul passaggio finale da "realtà" a "film", e avevo notato i cambi di attori, ma in un certo senso la realtà stessa qui è finzione!
E grazie per il link alla scena tagliata (che omaggia sia "Caligari" che "Face/Off"!), molto bella: sarebbe stato interessante se fosse rimasta, anche se chissà quanti spettatori l'avrebbero apprezzata appieno...