12 agosto 2022

Ainulindalë (aavv, 2015)

Ainulindalë
di [Willow Productions] – [USA?] 2015
animazione digitale
**1/2

Visto su YouTube.

Affascinante cortometraggio d'animazione che riesce in qualcosa che poteva sembrare impossibile, o comunque estremamente difficile: portare sullo schermo in maniera convincente l'Ainulindalë, "la musica degli Ainur", ovvero l'incipit del Silmarillion, il capitolo che – come una vera e propria "Genesi" biblica – racconta la creazione dell'universo (Eä) e di Arda (il pianeta su cui si svolge "Il Signore degli Anelli") a partire dal tema musicale introdotto da Ilùvatar (il "padre di tutti") e sviluppato dagli Ainur, progenie del suo spirito. Fra questi spicca Melkor, il più potente degli Ainur, che come Lucifero osa portare avanti una melodia propria, introducendo così una dissonanza (il male) nel creato. Quando la musica assume forma fisica, dando origine ad Arda, gli Ainur vi si stabiliranno, come sorta di divinità (e qui dalla teologia biblica si passa a un parallelo con le mitologie pagane, come quella greco-romana o quella norrena). Il breve corto si conclude con due eventi narrati nel prosieguo del "Silmarillion" ovvero la costruzione delle due lampade, Illuin e Ormal, e il risveglio dei figli di Ilùvatar, i primi Elfi. I puristi di Tolkien storceranno il naso di fronte ad alcune imprecisioni: gli Elfi infatti nascono in realtà quando le lampade erano ormai crollate, tanto da essere noti come "popolo delle stelle" perché proprio le stelle sono state la prima cosa che hanno visto al loro risveglio; e la forma di Arda mostrata nel film è sferica, quando invece, fino alla distruzione di Númenor, era un disco piatto. A parte questi (non insignificanti) dettagli, e nonostante la computer grafica molto semplice e piuttosto rozza, il breve film riesce a trasmettere in maniera accattivante quel senso di cosmogonia e di afflato epico-religioso che permea il testo di Tolkien, e potrebbe benissimo fungere da prologo per un eventuale film (o serie) basata sul "Silmarillion". Le musiche sono di Aaron e Andrew Woodhouse. Gli stessi autori (i credits dicono Willow Productions: non sono riuscito a individuare i nomi dei registi) realizzeranno l'anno seguente un sequel che racconta invece la battaglia alla fine del mondo, "Dagor Dagorath".

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