8 agosto 2022

La caccia a Gollum (Chris Bouchard, 2009)

La caccia a Gollum (The hunt for Gollum)
di Chris Bouchard – GB 2009
con Adrian Webster, Patrick O'Connor
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Visto su YouTube.

Fan movie (di 39 minuti) ambientato nel mondo del "Signore degli Anelli", basato su un episodio raccontato nelle appendici del romanzo di Tolkien che si colloca nel periodo fra la festa di compleanno di Bilbo e la partenza di Frodo dalla Contea. In cerca di notizie sull'anello magico di Bilbo, Gandalf il grigio (Patrick O'Connor) incarica il ramingo Grampasso, ovvero Aragorn (Adrian Webster) di rintracciare Gollum, la creatura che l'aveva posseduto prima dell'hobbit. Aragorn si mette dunque in viaggio: e dopo aver incontrato Arithir (Arin Alldridge), un altro ramingo del Nord, e affrontato una pattuglia di orchi, trova finalmente Gollum, lo cattura e lo porta a Bosco Atro, dove è interrogato da Gandalf e infine lasciato sotto la custodia degli Elfi silvani. Il seguito lo conosciamo: Gandalf si recherà nella Contea per spingere Frodo (e Sam) a partire per Gran Burrone. Distribuito gratuitamente su YouTube, dove si trova anche una versione doppiata in italiano, e pur essendo tecnicamente un lavoro amatoriale (è stato girato in Galles e in Inghilterra da un gruppo di appassionati con un budget di sole 3000 sterline), il film colpisce per l'ammirevole qualità della produzione: l'estetica, la fotografia e la musica si rifanno indubbiamente al mood della trilogia di Jackson, così come i costumi, il trucco (gli orchi in particolare), gli effetti speciali digitali (riservati a Gollum nell'ultima inquadratura) e la scelta degli attori look-alike (ottimo Gandalf, meno convincenti Aragorn e Arwen). I toni della narrazione sono cupi, complessivamente coerenti con l'immaginario e la collocazione storico-geografica dell'episodio narrato. Peccato solo per la sceneggiatura alquanto debole, che non approfondisce più di tanto gli eventi e i personaggi, e per l'incapacità (o la mancanza di volontà) di proporre qualcosa che non sia derivativo dalla trilogia di Jackson, che fa sì che il risultato sia di interesse quasi esclusivo per gli appassionati di quest'ultima.

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