28 agosto 2022

Les carabiniers (Jean-Luc Godard, 1963)

Les carabiniers
di Jean-Luc Godard – Francia/Italia 1963
con Patrice Moullet, Marino Masè
**1/2

Visto in TV (Netflix), in originale con sottotitoli.

In un paese immaginario, in seguito alla visita di alcuni fucilieri (i "carabiniers" del titolo), due contadini – Ulysses (Marino Masè) e Michelangelo (Patrice Moullet), che vivono in una baracca con due donne, Cleopatra (Catherine Ribeiro) e Venus (Geneviève Galéa) – vengono arruolati nell'esercito del re e mandati in guerra, con la promessa che potranno saccheggiare tutto ciò che troveranno e diventare ricchi. Si macchieranno di molti delitti, ma resteranno con un pugno di mosche. Parabola surreale contro l'imperialismo e la guerra, ambientata fuori dal tempo (siamo evidentemente nel presente, ma i materiali di repertorio si riferiscono alla seconda guerra mondiale) con personaggi, luoghi e situazioni da intendersi in chiave universale. Lo stile di Godard è astratto e purificato, al tempo stesso essenziale e minimalista (una recitazione amatoriale e un aspetto quasi da film muto, con tanto di numerosi cartelli che rappresentano le lettere scritte a casa dai due soldati, i cui testi provengono da autentiche missive di soldati al fronte o di circolari dell'esercito nazista) e sofisticato (con i primi esempi di quella decostruzione del linguaggio che rappresentava una delle novità principali della Nouvelle Vague). Alla sceneggiatura ha contribuito Roberto Rossellini, da un soggetto di Beniamino Joppolo. Accolta con ostilità dal pubblico e dalla critica francese, la pellicola non è mai stata distribuita nei cinema italiani: probabilmente era troppo in anticipo sui suoi tempi. Molte le scene memorabili: la fucilazione della partigiana rivoluzionaria che cita Lenin e Majakovskij (Odile Geoffroy); le reazioni ingenue di Michelangelo al cinema, simili a quelle dei primi spettatori del muto, quale il tentativo di "entrare" nello schermo; il ritorno a casa con una valigia piena di fotografie di "ricchezze" che vengono minuziosamente catalogate ed elencate (monumenti, mezzi di trasporto, animali, donne...). La Ribeiro, che ebbe una relazione con Godard (al quale l'aveva presentata Truffaut) era una cantante impegnata, i cui brani venivano composti proprio da Moullet. La Galéa è la madre di Emmanuelle Béart.

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