Sapovnela (Otar Iosseliani, 1959)
Fiore introvabile (Sapovnela)
di Otar Iosseliani – URSS 1959
con Mikhail Mamulashvili
**1/2
Visto su YouTube, in originale con sottotitoli inglesi.
Il secondo cortometraggio di Iosseliani è un documentario sulla natura con il quale il regista georgiano sperimenta per la prima volta con il colore, il montaggio e la musica. Accompagnate da una serie di canti popolari, ci vengono mostrate le immagini di numerosi e variopinti fiori, da quelli più umili che crescono nei prati e sui pascoli in montagna, a quelli più eleganti ed elaborati che vengono coltivati nelle serre. Vediamo poi all'opera un anziano floricoltore, che realizza svariate composizioni nel suo giardino, e ci viene suggerito il legame fra le meraviglie della natura e l'ispirazione che esse hanno donato agli artisti di ogni epoca. Ma anche quello che sembrerebbe un innocuo documentario si rivela controverso, con una forte metafora politica, quando nel finale giungono i trattori (sovietici?) ad arare la terra estirpando i fiori selvatici che, a parte la loro bellezza, non hanno alcun fine pratico: e il rumore dei mezzi sovrasta e mette a tacere i canti popolari locali. La censura dell'URSS non approvò e al cortometraggio – al quale già era stata imposta una voce narrante fuori campo – fu vietata la proiezione in pubblico. La semplicità, la poesia, e il legame fra la sapienza e la bellezza naturale e arcaica di una terra ai "confini" dell'Unione Sovietica rendono la pellicola quasi un'antesignana dei lavori di Sergej Paradžanov.
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