21 febbraio 2021

Aprile (Otar Iosseliani, 1961)

Aprile (Aprili)
di Otar Iosseliani – URSS 1961
con Tatyana Chanturia, Gia Chiraqadze
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Visto su YouTube.

Una giovane coppia di innamorati si trasferisce dal vecchio quartiere dove abitava in un moderno condominio con tutte le comodità (acqua, luce, gas). Ma pian piano, complice un vicino "tentatore" (Akaki Chikvaidze), i due cominceranno a riempire l'appartamento di mobili e oggetti superflui, perdendo così l'armonia e la felicità... Mediometraggio (45 minuti) girato da Iosseliani come lavoro di fine corso al VGIK, l'istituto di cinema di Mosca: un'evidente critica al materialismo e all'attaccamento agli oggetti superflui che sostituiscono l'autenticità dei sentimenti. L'aspetto che colpisce di più è l'utilizzo del sonoro: la pellicola è praticamente muta, con i dialoghi sostituiti – anzi, sommersi – dai rumori (spesso amplificati, e fonte di disturbo) e dalla musica (diegetica, e sinonimo invece di purezza). E nell'unica scena in cui i personaggi parlano, si esprimono attraverso un linguaggio fatto di parole inventate o messe a caso, visto che l'importante è veicolare il tono della discussione e non il contenuto specifico. La poesia, la leggerezza, l'ironia e lo sguardo curioso verso la quotidianità che caratterizzeranno i lavori successivi del regista permeano già fino in fondo questo suo film giovanile. Ma il rifiuto della censura di consentire la distribuzione della pellicola – accusata di formalismo – nelle sale cinematografiche (dove giungerà solo nel 1972) amareggiò Iosseliani, che per qualche tempo pensò di abbandonare il cinema, lavorando per tre anni prima come marinaio su un peschereccio e poi come operaio in una fabbrica metallurgica.

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