7 aprile 2020

Lock & Stock (Guy Ritchie, 1998)

Lock & Stock - Pazzi scatenati (Lock, stock and two smoking barrels)
di Guy Ritchie – GB 1998
con Nick Moran, Jason Statham
***

Rivisto in TV.

Per ripagare il boss del crimine con cui si sono indebitati, dopo aver perso alle carte una forte somma di denaro, quattro amici dell'East End londinese – Eddie (Nick Moran), Bacon (Jason Statham), Tom (Jason Flemyng) e Soap (Dexter Fletcher) – decidono di derubare una gang di rapinatori, subito dopo che questa ha a sua volta derubato un gruppo di coltivatori di marijuana, scatenando l'ira degli spacciatori che venivano da loro riforniti. Ne seguirà un marasma di vendette e rese dei conti incrociate. L'opera prima di Guy Ritchie, che segna anche l'esordio cinematografico di molti dei suoi attori (in particolare di Jason Statham, in precedenza modello e tuffatore, e di Vinnie Jones, ex calciatore), è una scatenata commedia ambientata in un sottobosco di piccoli e grandi criminali, fra professionisti e balordi, che guarda a Tarantino (senza farne mistero: uno dei personaggi, a un certo punto, commenta: "Ma che è, Pulp Fiction questo?") e alla sua commistione di anti-eroi, trame noir e pulp, stile pop, dialoghi scoppiettanti e citazioni cinematografiche (nella colonna sonora si echeggia Morricone), ma che riesce ad essere a suo modo originale per via dell'ambientazione londinese e della ricchezza con cui gli innumerevoli personaggi vengono caratterizzati. Inoltre, nonostante tutto (e non è una cosa scontata), fra sanguinose sparatorie e scommesse clandestine, i multipli fili della vicenda si lasciano seguire fino in fondo, consentendo allo spettatore di avere sempre ben chiara la situazione e di comprendere quali sono i legami fra i personaggi, grazie a una serie di MacGuffin che questi si contendono (il denaro, la droga, i due moschetti d'antiquariato). La successione di eventi tragicomici e senza un attimo di respiro (dalla sequenza della rapina fino al finale sospeso) segue proprie regole di coerenza e non una semplice casualità postmodernista (nulla a che spartire con i fratelli Coen, per fortuna!). Nel cast corale, oltre ai quattro protagonisti citati, spiccano P. H. Moriarty (il boss Harry "l'accetta"), Lenny McLean (il suo violento braccio destro Barry "il battista"), Vinnie Jones (Big Chris, l'esattore di Harry, che va sempre in giro con il figlioletto Little Chris), Stephen Marcus (l'intrallazzatore Nico il greco), Frank Harper (il capo dei rapinatori), Vas Blackwood (il capo degli spacciatori), Nicholas Rowe e Steven Mackintosh (due dei coltivatori di marijuana), Victor McGuire e Jake Abraham (i due ladruncoli assoldati da Barry). Sting interpreta il padre di Eddie, Vera Day il giudice della partita di carte sul ring (che si rifà a "The hard case", un precedente cortometraggio di Ritchie), Alan Ford è il narratore nella versione inglese. Il produttore Matthew Vaughn resterà al fianco di Ritchie anche nei successivi "Snatch" e "Travolti dal destino". La colonna sonora comprende anche musica da "Zorba il greco". Il titolo originale (quello italiano non ha alcun senso, sembra quasi che il film abbia come protagonisti due personaggi chiamati Lock e Stock!) si riferisce letteralmente alle parti di un'arma da fuoco ("Otturatore, impugnatura e due canne fumanti") ma è anche un modo di dire che significa "tutto quanto", analogo ai nostri "armi e bagagli" o "baracca e burattini".

6 commenti:

In The Mood For Cinema ha detto...

Travolti dal destino è una delle robe più orripilanti che abbia mai visto, ma proprio non capisco come Ritchie ci sia arrivato (se non per far contento Madonna forse).
Lock & Stock, invece, insieme a The Snatch è uno dei suoi film che ricordo con molto piacere.
Ma non ti piacciono i Coen?

Christian ha detto...

"Lock & Stock", più ancora di "The Snatch" (che già mostra un po' la corda), sono film che si rivedono ancora con piacere, anche se un po' figli dei loro tempi. Film fatti per divertire anche lo spettatore, non solo chi li realizza.
"Travolti dal destino", non l'ho (ancora) visto, per fortuna. Ma sicuramente sarà stato fatto per Madonna (che, per chi non lo sapesse, all'epoca era la moglie di Ritchie).

Ma non ti piacciono i Coen?
No, purtroppo ho sempre avuto problemi con loro. Faccio fatica a farmi piacere i loro film (con pochissime eccezioni), mi sembrano privi di talento e di creatività, buoni solo a scimmiottare chi è venuto prima di loro e a ridurre tutto in barzelletta. Sono l'emblema del cinema post-moderno che detesto. :)

In The Mood For Cinema ha detto...

Mi dispiace molto, perché io invece li adoro e alcuni loro film li reputo delle pietre miliari. Però ovviamente son gusti, ci mancherebbe.
Eh sì, sicuramente quella roba inguardabile di Travolti dal destino l'ha fatta per la allora consorte Madonna... ma ti suggerisco di non avvicinartici nemmeno per sbaglio :)

Christian ha detto...

Travolti dal destino, se mai lo vedrò, lo accoppierò all'originale di Lina Wertmüller, così da sottolineare le differenze!

In The Mood For Cinema ha detto...

Io tempo fa ho fatto questo "lavoro":

http://inthemoodforcine.altervista.org/travolti-da-un-insolito-destino-nellazzurro-mare-dagosto-vs-travolti-dal-destino/

Christian ha detto...

Anch'io faccio spesso cose del genere (vedere prima l'originale e poi subito il remake!). :)