Stasis (Nicole Jones-Dion, 2017)
Un nuovo futuro (Stasis)
di Nicole Jones-Dion – USA 2017
con Anna Harr, Mark Grossman
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Visto in TV.
Nel 2067, dopo una catastrofe nucleare che ha sterminato gran parte dell'umanità, la Terra è governata da una dittatura militare. Un gruppo di ribelli intende sfruttare i viaggi nel tempo per cambiare la storia: in realtà, a saltare indietro (fino al 2017) sono soltanto le coscienze, che vanno a occupare i corpi (gli "involucri") di altre persone nel momento della loro morte. La teenager ribelle Ava (Harr), vittima di un'overdose durante una festa, rimane però ancorata al mondo sotto forma di residuo (una sorta di fantasma) e assiste cosi, non vista, alle vicissitudini dell'agente Seattle, che ora occupa il suo corpo. L'idea alla base di questo B-movie, pur non originalissima (pesca un po' da tutto, da "Terminator" a "Matrix"), non sarebbe nemmeno male: ma è affossata da una realizzazione pedestre e soprattutto da una recitazione atroce, anche se gli interpreti (poco più che dilettanti) non sono certo aiutati da dialoghi banali e da una sceneggiatura (della stessa regista, all'esordio nel lungometraggio) incapace di sfruttare gli spunti migliori o di riflettere in maniera interessante sui temi introdotti. Un'occasione sprecata. Ridicola, nella versione italiana, la voce che pronuncia la traduzione di tutte le scritte e le didascalie che compaiono sullo schermo in inglese.
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