21 novembre 2019

Sesso, bugie e videotape (S. Soderbergh, 1989)

Sesso, bugie e videotape (Sex, Lies, and Videotape)
di Steven Soderbergh – USA 1989
con Andie MacDowell, James Spader
**1/2

Rivisto in TV.

Il matrimonio fra la casalinga Ann (Andie MacDowell), repressa e sessuofoba, e l'avvocato John (Peter Gallagher), rampante e donnaiolo, è in crisi, tanto che l'uomo si consola con la sorella di lei, l'estroversa barista Cynthia (Laura San Giacomo). L'inatteso arrivo in città di un vecchio amico di John, il misterioso Graham (James Spader), che a sua volta ha qualche problema con il sesso e ha l'abitudine di intervistare (registrando il tutto su videocassette) giovani donne a proposito delle loro prime esperienze e abitudini sessuali, farà precipitare gli eventi. Il primo lungometraggio di Soderbergh, un thriller intellettuale e psicologico un po' pretenzioso ma baciato dalla fortuna critica (vinse a sorpresa la Palma d'Oro a Cannes, rendendo il regista all'epoca il più giovane mai premiato, e fu nominato all'Oscar per la miglior sceneggiatura), è un oggetto insolito e quantomeno bizzarro, a cominciare dalla struttura, quasi teatrale. I personaggi sono quattro, ma sullo schermo si confrontano quasi sempre soltanto a coppie (sono rarissime le scene in cui ne compaiono più di due). L'iconico titolo (a proposito: chissà perché alla sua uscita non si volle tradurre "videotape" con "videocassette", termine già ampiamente in uso) contiene già al suo interno tutti i temi trattati dalla pellicola: l'approccio con il sesso (così differente per ciascuno dei personaggi coinvolti), le bugie (il tema della verità e della menzogna è ricorrente: segreti, omissioni, tradimenti – a livello di coniugi, di sorelle, di amici – e confessioni) e appunto le videocassette con le interviste in cui le donne si aprono completamente, confidando i propri segreti più intimi a uno sconosciuto (è proprio in cerca di questa "verità" che Graham ammette di andare, in contrasto alle menzogne legate al lavoro di John: gli avvocati sono definiti come "bugiardi patologici"). In fondo anche non ammettere di avere un problema equivale a mentire: quando lo riconosceranno, sia Ann che Graham sapranno aprire un nuovo capitolo della propria vita, più sincero e felice. Ottimi gli interpreti: Spader, in particolare, si specializzerà in personaggi ambigui e coinvolti in storie torbide – ma decisamente originali – a sfondo sessuale (vedi anche "Crash" e "Secretary"). Da sottolineare la colonna sonora di Cliff Martinez, fredda ed astratta come le barriere fra i personaggi.

2 commenti:

Alessandra ha detto...

L'ho visto moltissimi anni fa ma comunque ne serbo un buon ricordo. Un film fatto anche di ottime interpretazioni tra l'altro.

Christian ha detto...

Gli attori sono ottimi, anche se ho sempre pensato che Andie MacDowell e James Spader abbiano una faccia troppo da "bravi ragazzi" per una storia così torbida...