20 novembre 2019

Musica nel buio (Ingmar Bergman, 1948)

Musica nel buio (Musik i mörker)
di Ingmar Bergman – Svezia 1948
con Birger Malmsten, Mai Zetterling
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Visto in divx.

Bengt Vyldeke (Malmsten) è un giovane pianista di famiglia benestante che, diventato cieco per un incidente al poligono mentre era sotto le armi, si ritrova costretto a rinunciare alla carriera di concertista che aveva sognato e si riduce a suonare per ristoranti di basso ordine. Ingrid (Mai Zetterling) è una ragazza orfana che lavora come domestica nella casa di campagna degli zii di Bengt, si prende cura di lui e se ne innamora, mentre al contempo aspira ad istruirsi e a conquistarsi un posto nella società. Da un racconto di Dagmar Edqvist, una pellicola dai toni romantici e melodrammatici ma anche attenta alla psicologia dei personaggi e al contesto sociale, visto come segue le due parabole contrapposte dei protagonisti, con le continue umiliazioni cui è sottoposto Bengt e la parallela crescita (anche come consapevolezza) dell'ingenua e campagnola Ingrid. Interessante la sequenza di apertura, con un montaggio di immagini surreali che mostrano le percezioni di Bengt nel momento in cui diventa cieco. Ma il romanticismo e lo sviluppo della storia sono alquanto convenzionali, e la buona regia e le interpretazioni non possono far molto per sollevare più di tanto il soggetto. In ogni caso, fu il primo successo di pubblico – per quanto modesto – per il giovane Bergman: gli valse la fiducia della casa di produzione Svensk Filmindustri che gli commissionò ulteriori sceneggiature e regie.

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