Adele H. - Una storia d'amore (F. Truffaut, 1975)
Adele H. - Una storia d'amore (L'histoire d'Adèle H.)
di François Truffaut – Francia 1975
con Isabelle Adjani, Bruce Robinson
***1/2
Rivisto in DVD.
Ossessionata dall'amore per un ufficiale inglese, la secondogenita di Victor Hugo lascia la famiglia e l'Europa per seguirlo (sotto falso nome) fino a Halifax, in Canada, dove l'uomo è di stanza con il suo reggimento. Nonostante lui le dica apertamente di non ricambiare il suo affetto, Adèle non riesce a stare lontano da lui... Ispirandosi alle lettere e ai diari scritti dalla donna (in un codice tutto personale, decifrato solo nel ventesimo secolo), Truffaut racconta una discesa romantica nella patologia e nella follia. Adèle vive in un mondo tutto suo, dove l'amore per Pinson è idealizzato a tal punto da non permetterle di rendersi conto della realtà: così si spiegano alcune delle "pazzie" e delle contraddizioni che compie, come quella di inviargli una prostituta (quando si accorge che l'uomo passa da un'avventura galante all'altra), salvo spacciarsi per sua moglie (e incinta) nel tentativo di mandare a monte il suo matrimonio non appena scopre che si è fidanzato con la figlia di un giudice. Adèle è inoltre una mentitrice compulsiva, che inventa bugie a beneficio di tutti e modella la realtà a proprio piacimento (come una scrittrice, in fondo: che abbia preso dal padre?). Nonostante il sottotitolo italiano, più che "una storia d'amore" (peraltro a senso unico), quella di Adèle è la storia di una ribellione (contro il padre, contro l'Europa, contro le convenzioni, contro il suo stato sociale e la ricchezza), una fuga alla ricerca di una nuova identità e di una forma (per quanto alienata) di autodeterminazione. Purtroppo il suo rapporto con coloro che la circondano è privo di equilibrio: imprigionata nella sua ossessione per Pinson (e probabilmente turbata profondamente dalla morte per annegamento della sorella maggiore Leopoldine, che sogna in continuazione e con cui si identifica più di una volta), non può ricambiare gli affetti dei familiari, degli amici, o del giovane libraio presso cui si rifornisce di risme di carta per scrivere i suoi diari. Fra le scene più curiose, quella in cui medita di rivolgersi a un ipnotista per "convincere" Pinson a sposarla. Victor Hugo stesso, che all'epoca dei fatti viveva in esilio nell'isola di Guernsey, non si vede mai sullo schermo: fu una delle richieste degli eredi dello scrittore per permettere la realizzazione della pellicola. La bellissima e brava Isabelle Adjani, allora solo ventenne, divenne subito una star (e fu anche nominata all'Oscar per questa interpretazione). Truffaut fa un cameo nei panni dell'ufficiale che Adéle incontra per strada e scambia brevemente per Pinson.
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