The alphabet (David Lynch, 1968)
The alphabet
di David Lynch – USA 1968
con Peggy Lentz
**1/2
Visto in DVD.
Dopo la video-installazione "Six men getting sick", David Lynch non pensava di continuare con il cinema. Cambiò idea quando un compagno di studi all'Accademia di Belle Arti, rimasto impresso dal precedente lavoro, gli propose di realizzarne un altro, finanziandogli l'acquisto di una cinepresa. Con questa, a ventidue anni, il regista realizzò il suo primo vero e proprio cortometraggio (dura quattro minuti), che combina live action (l'attrice era la sua prima moglie, Peggy Lentz) e animazione. Il film, surrealista e avanguardista, mostra una ragazza nel letto, in preda agli incubi, che canta la filastrocca con cui viene insegnato l'alfabeto ai bambini. Il significato sembra chiaro: la paura dell'apprendimento, ovvero una delle angoscie più profonde del vissuto infantile. In effetti, il film fu ispirato a una situazione realmente accaduta a una nipotina di Peggy. Dopo una serie di immagini disegnate e animate, di cui sono protagoniste (oltre a figure umane ed animali) le lettere dell'alfabeto, nel finale la ragazza del film muore per un'improvvisa emorragia. La pellicola fu apprezzata al punto che l'American Film Institute concesse a Lynch un finanziamento per produrre un cortometraggio più lungo ed elaborato, che sarà "The grandmother", il quale a sua volta varrà l'accesso del regista al Center for Advanced Film Studies dell'AFI, dove comincerà a girare il suo primo lungometraggio, "Eraserhead".
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