The hearts of age (Orson Welles, 1934)
The Hearts of Age
di Orson Welles, William Vance – USA 1934
con Orson Welles, Virginia Nicolson
*1/2
Rivisto su YouTube.
Cortometraggio muto di otto minuti, diretto da un Orson Welles appena diciannovenne (insieme all'amico del college William Vance) e chiaramente ispirato ai primi film surrealisti di Luis Buñuel (come "Un chien andalou"), Salvador Dalì e Jean Cocteau ("Il sangue di un poeta"). Il tema è quello della vecchiaia e della morte: dopo un montaggio di campane e di tombe (in immagini negative), vediamo infatti un'anziana nobildonna (interpretata da Virginia Nicolson, che sarà la prima moglie del regista) – seduta su una campana che viene fatta ondeggiare da un servo in blackface – ricevere la visita di un elegante gentiluomo (Welles stesso) che si rivelerà essere la Morte. E simboli su questo tema abbondano per tutta la pellicola: teschi, lapidi, una scena di impiccagione e una marcia funebre. Anche se stilisticamente il corto è comunque interessante (soprattutto se visto in prospettiva, per esempio nelle scelte di composizione con inquadrature inusuali e la camera piazzata ad angoli arditi, e nella grande attenzione al montaggio), l'impressione è quella di trovarci di fronte a un semplice esercizio di stile (oltre che di imitazione dei suddetti surrealisti e degli avanguardisti), tanto che lo stesso Welles non lo considerava parte integrante della propria opera, ritenendolo soltanto un "divertimento giovanile". Prima di esordire come regista nel 1941 con "Quarto potere", Welles continuerà comunque a sperimentare con la macchina da presa, realizzando anche diverse sequenze filmate da abbinare a spettacoli teatrali.
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