13 giugno 2019

Donne e veleni (Douglas Sirk, 1948)

Donne e veleni (Sleep, my love)
di Douglas Sirk – USA 1948
con Claudette Colbert, Don Ameche
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Visto in TV.

La ricca newyorkese Alison Courtland (Claudette Colbert) si risveglia sul treno per Boston, con una pistola nella borsetta, senza ricordare nulla della sera precedente. Temendo di soffrire di sonnambulismo e di poter fare del male a qualcuno, accetta il consiglio del marito Richard (Don Ameche) di farsi visitare da uno psichiatra (George Coulouris). Ignora però che quest'ultimo e il coniuge sono complici in un piano per farla impazzire e spingerla al suicidio, in modo da impadronirsi del suo denaro e di lasciare via libera alla tresca del marito con l'amante Daphne (Hazel Brooks). La salverà il simpatico avventuriero Bruce (Robert Cummings), conosciuto per caso. Da un romanzo di Leo Rosten, un noir che guarda ad "Angoscia" di Cukor e ad "Il sospetto" di Hitchcock, ma inferiore ad entrambi. Dal primo proviene il tema del gaslighting (la manipolazione del marito nei confronti della moglie, spinta a credersi pazza, anche attraverso l'ipnosi), dal secondo l'idea che il coniuge avveleni la moglie (qui con una tazza di cioccolata calda con narcotico che le presenta ogni sera). La trama viene svolta senza particolare sottigliezza, ma le buone interpretazioni riescono a dare spessore, anche se solo in parte, ai protagonisti e ad alcuni dei personaggi minori (l'amico cinese di Bruce, il fotografo/finto psicanalista). Del tutto marginale invece, nonostante la prima impressione, il detective della polizia interpretato da Raymond Burr. Senza infamia e senza lode la regia di Sirk, non ancora tuffatosi a pieni polmoni nei melodrammi hollywoodiani che lo renderanno celebre negli anni cinquanta.

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