Soldi sporchi (Sam Raimi, 1998)
Soldi sporchi (A simple plan)
di Sam Raimi – USA 1998
con Bill Paxton, Billy Bob Thornton
***
Rivisto in TV.
Hank Mitchell (Bill Paxton) conduce una vita semplice con la moglie Sarah (Bridget Fonda) e un modesto impiego in una cittadina fra le montagne del Minnesota. Tutto cambia quando, insieme al fratello sempliciotto Jacob (Billy Bob Thornton) e al miglior amico di questi, l'ubriacone Lou (Brent Briscoe), scopre un piccolo aeroplano caduto nella neve, a bordo del quale ci sono il cadavere del pilota e una borsa con oltre 4 milioni di dollari. I tre decidono di tenerseli senza dire niente a nessuno, evitando di spenderli prima che il velivolo venga ritrovato a primavera. Ma da subito le cose non vanno come previsto: non tutti sono in grado di mantenere il segreto, e sospetti e incidenti faranno precipitare la situazione. Una riflessione sulle conseguenze dell'avidità umana sotto forma di noir extraurbano, in uno scenario perennemente innevato dove gli animali – i corvi che osservano posati sui rami degli alberi come testimoni silenziosi, la volpe a caccia di prede nel bianco della neve – sono la metafora degli istinti predatori e dell'arrivismo degli esseri umani. Fosse stato girato con humour grottesco e sardonico, saremmo di fronte a una black comedy in stile "Fargo". Raimi, invece, coadiuvato dalla sceneggiatura di Scott B. Smith (che adatta un proprio romanzo), peraltro un po' troppo "costruita" e dal flusso di eventi non sempre naturale, sceglie i toni del dramma, caratterizzato da un intenso crescendo e dallo scavo psicologico nei personaggi. In particolare Hank, il protagonista principale della storia, si crede migliore degli altri (che guarda con disprezzo e dall'alto al basso), ma dovrà rivedere il proprio sistema di valori quando si ritroverà, proprio lui, a compiere le peggiori nefandezze (oltre che ad acquisire consapevolezza dei retroscena della propria vita che ignorava). Da notare anche il personaggio di Sarah, vera e propria "Lady Macbeth" di provincia, che consiglia il marito con piani e strategie senza scrupoli, spronandolo ad andare avanti quando questi ha dubbi o paura. Bella e funzionale l'ambientazione, inevitabile il finale con apologo morale. Nominato a due premi Oscar (per Billy Bob Thornton e per la sceneggiatura).
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