28 novembre 2019

Ti do i miei occhi (Icíar Bollaín, 2003)

Ti do i miei occhi (Te doy mis ojos)
di Icíar Bollaín – Spagna 2003
con Laia Marull, Luis Tosar
*1/2

Visto in divx.

Scappata via da un marito violento e irascibile, Pilar (Laia Marull) si rifugia dalla sorella Ana con il figlioletto e cerca di rifarsi una vita, lavorando come guida museale. Ma il marito Antonio (Luis Tosar) si rifà vivo, affermando di essere cambiato anche grazie al consulto con uno psicologo per imparare a controllarsi. Sarà vero? Ambientato a Toledo, una fiction melodrammatica e retorica, che affronta il tema delle violenze domestiche in modo diretto e senza sottigliezze. Se è apprezzabile il realismo psicologico (veicolato però più dalle buone interpretazioni che da una sceneggiatura fin troppo costruita), dal punto di vista cinematografico è una visione patetica e sgradevole, con personaggi talmente esagerati e chiusi nei loro ruoli da risultare quasi caricaturali (in particolare Antonio, irrazionalmente geloso e irascibile). E che non imparano mai dai propri errori: che marito e moglie non abbiano nulla in comune (lei sensibile e interessata all'arte, lui un buzzurro senza empatia e sempre arrabbiato) era evidente sin dall'inizio. Trascurabili i personaggi di contorno (compreso il bambino, del tutto inutile ai fini della storia). Più che un film, sembra un documentario educativo da proiettare nei centri sociali o di assistenza. Pluripremiato ai Goya.

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