25 giugno 2021

Waking life (Richard Linklater, 2001)

Waking life (id.)
di Richard Linklater – USA 2001
con Wiley Wiggins
**1/2

Visto in divx, alla Fogona, con Marisa.

In un sogno, o meglio una serie di sogni contenuti l'uno nell'altro (e dai quali non riesce a uscire), un ragazzo (Wiley Wiggins) interagisce con numerose altre persone, che gli spiegano le loro idee e le loro teorie – filosofiche, scientifiche, esistenzialiste – sulla vita, il mondo, la coscienza, il libero arbitrio, la natura della realtà e il suo rapporto con i sogni stessi. Girato in animazione rotoscope (ovvero "ricalcando" con il disegno dei filmati con attori in carne e ossa, rielaborati al computer), un film singolare che intende esplorare l'intera gamma dei possibili stati di coscienza che si possono incontrare durante l'attività onirica. Certo, l'operazione è molto intellettuale e costruita, senza quei simboli o significati archetipici che si ritrovano davvero nei sogni: va semmai letta come un catalogo di teorie e di filosofie che, da punti di vista diversi (sottolineati anche dai differenti stili dei disegni, dei colori e dell'animazione), cercano di spiegare il rapporto fra la vita e il sogno. Un sogno che, man mano che la pellicola procede, si fa sempre più lucido: il protagonista diventa consapevole di stare sognando e di non essere in grado di tornare alla realtà (chissà: magari la realtà non è "disegnata" ma in live action). Fra gli indizi che siamo nel sogno c'è il fatto che oggetti e ambienti continuano a ondeggiare e ad apparire cangianti, quasi fosse impossibile stabilizzarli. È un film dall'impianto corale (i personaggi che il nostro eroe incontra si succedono senza sosta, come nel precedente "Slacker") e sperimentale (come gran parte della filmografia di Linklater), con un suo strano fascino ma anche a rischio noia (e fuffa). In una scena riconosciamo Ethan Hawke e Julie Delpy, la coppia di "Prima dell'alba". Linklater stesso è il passeggero della barca-automobile. Altri partecipanti comprendono il regista Steven Soderbergh e il complottista Alex Jones. Il titolo proviene da una frase del filosofo George Santayana ("La vita da svegli è un sogno sotto controllo"). Cinque anni più tardi Linklater tornerà all'animazione rotoscope per "A scanner darkly".

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