The New Mutants (Josh Boone, 2020)
The New Mutants (id.)
di Josh Boone – USA 2020
con Blu Hunt, Anya Taylor-Joy
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Visto in TV (Now Tv).
Cinque mutanti adolescenti (siamo nell'universo filmico degli X-Men) si ritrovano rinchiusi in un misterioso edificio, a metà fra istituto psichiatrico e carcere minorile, dove vengono sottoposti a minuziosi esami e devono imparare ad usare e controllare i propri poteri sotto la guida della enigmatica dottoressa Reyes (Alice Braga). Ma si scoprono minacciati dalle materializzazioni dei loro traumi e delle paure più o meno inconsce. Spin-off della celebre serie della Marvel, tratto dal fumetto ideato da Chris Claremont a metà degli anni ottanta: la pellicola ha però avuto una gestazione lunga e travagliata, con numerose interferenze della produzione che ne ha cambiato di continuo il mood (e il fatto che la Fox sia stata acquistata dalla Disney a lavorazione in corso, riportando i diritti della franchise nell'alveo della Marvel ma senza inglobare la pellicola nel MCU, non ha certo aiutato). Pur avendomi regalato il piacere di vedere sullo schermo personaggi che ho assai amato nella loro versione fumettistica (e ai quali tutto sommato rende giustizia), non c'è dubbio che il film abbia i suoi problemi. La scelta di un approccio da teen horror ha sicuramente il suo perché, visto che la sceneggiatura (di Boone e Knate Lee) ha voluto affidarsi a sottotrame – come quella del Demone Orso – sviluppate nel periodo in cui il fumetto era disegnato in maniera astratta, nervosa e stilizzata da Bill Sienkiewicz; peccato che la tensione e i colpi di scena latitino. In effetti il mix fra horror soprannaturale e abilità supereroistiche funziona poco su entrambi i livelli. Gran parte della suspense è costituita dal mistero relativo al potere di Danielle Moonstar/Mirage (Blu Hunt), che però è ben noto a chi conosce il personaggio avendo letto i fumetti. Inoltre nessuno dei cinque protagonisti è mai veramente a rischio di rimetterci la pelle, il che elimina anche l'appeal da "totomorti". Sarebbe stato meglio introdurre un sesto personaggio fittizio, da far fuori subito, per illuderci del pericolo. Rimangono i temi della crescita e della scoperta di sé (i ragazzi si trovano in quel momento in cui devono imparare ad esplorare, controllare e convivere con i propri desideri e le proprie paure: d'altronde nel mondo Marvel i poteri mutanti sono sempre stati visti come una metafora della pubertà), con tanto di love story spuria (in chiave lesbica!). Anya Taylor-Joy è una convincente Illyana Rasputin/Magik, demoniaca e psicopatica (con un Lockheed di pezza!), Maisie Williams è la complessata ma risoluta licantropa Rahne Sinclair/Wolfsbane, Charlie Heaton è un Sam Guthrie/Cannonball un po' sacrificato, Henry Zaga è Roberto da Costa/Sunspot (con qualche polemica in USA per il suo colore della pelle "troppo chiaro" rispetto ai comics: da notare che il personaggio era già apparso in "X-Men: Giorni di un futuro passato" interpretato da un altro attore). Nessuna menzione del fatto che Illyana è la sorella di Colosso; d'altronde, a parte un breve riferimento agli X-Men (e alla Essex Corporation), non ci sono legami diretti con gli altri film della franchise, benché le frasi della dottoressa Reyes facciano inizialmente pensare che lavori per Charles Xavier. Pensata come primo capitolo di una trilogia, la pellicola ha avuto pure la sfortuna di uscire in pieno periodo Covid: inoltre l'accoglienza della critica non è stata favorevole, e dunque difficilmente vedremo il sequel (che avrebbe dovuto introdurre anche Karma e Warlock).
2 commenti:
Credo di essere una delle poche a cui è piaciuto il film, con tutte le sue imperfezioni. Meravigliose soprattutto Rahne e Illyana, non a caso affidate alle attrici migliori del mucchio.
In realtà anche a me non è dispiaciuto, soprattutto per quanto riguarda i personaggi (sono d'accordo con te, le migliori sono Rahne e Illyana, che peraltro erano le più interessanti anche nei fumetti). Però come horror funziona poco, non fa mai paura e non c'è mai vera tensione...
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