28 aprile 2021

Six shooter (Martin McDonagh, 2004)

Six shooter (id.)
di Martin McDonagh – Irlanda/GB 2004
con Brendan Gleeson, Rúaidhrí Conroy
**1/2

Visto su YouTube, in originale.

Mentre torna a casa in treno, subito dopo la morte della moglie in ospedale, un uomo (Brendan Gleeson) si ritrova a viaggiare insieme a uno strano giovane scapestrato e psicotico (Rúaidhrí Conroy) che lo sovrasta con discorsi bizzarri e irriverenti, senza apparente rispetto per la morte e il dolore suo e degli altri occupanti della carrozza, una coppia (Dan Wilmot e Aisling O'Sullivan) che ha appena perso il figlio. Questo breve corto, pluripremiato dalla critica (ha vinto anche l'Oscar come miglior cortometraggio dal vivo), segna il debutto come regista cinematografico di Martin McDonagh, già sceneggiatore e autore di teatro (nonché fratello minore di un altro regista, John Michael McDonagh), che poi dirigerà "In Bruges" e "Tre manifesti a Ebbing, Missouri". Il tema – condito da alcuni tocchi di humour nero e con qualche colpo di scena nel finale – è quello dell'insensatezza della morte improvvisa di una persona cara, che ciascuno affronta a proprio modo: chi chiudendosi nel proprio dolore (il protagonista), chi esternandolo (la coppia di passeggeri), chi prendendosi beffe del mondo intero (il ragazzo, che racconta barzellette e non ha peli sulla lingua). La pellicola segna anche l'esordio come attore di Domhnall Gleeson, figlio di Brendan, nella piccola parte del venditore di bevande e snack a bordo del treno.

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