10 dicembre 2020

Terminator: Destino oscuro (Tim Miller, 2019)

Terminator: Destino oscuro (Terminator: Dark Fate)
di Tim Miller – USA 2019
con Mackenzie Davis, Natalia Reyes
*1/2

Visto in TV (Now Tv).

La soldatessa umana "potenziata" Grace (Mackenzie Davis) giunge nel 2020 dal futuro con lo scopo di proteggere l'operaia messicana Dani Ramos (Natalia Reyes), futura leader della resistenza umana, dal Terminator Rev-9 (Gabriel Luna) che è stato inviato per ucciderla. Ad aiutarla c'è anche la guerrigliera Sarah Connor (una rediviva Linda Hamilton), che credeva di aver sventato l'avvento delle macchine nel precedente "Terminator 2" (salvo scoprire che il futuro è sì cambiato, ma non di molto: al posto di Skynet ci sarà un'altra rete informatica malvagia, Legion: cambia il nome ma non la sostanza), nonché "Carl" (Arnold Schwarzenegger), un modello T-800 che dopo aver finalmente ucciso John Connor nel 1998 è rimasto nel nostro continuum temporale e ha sviluppato una coscienza. Il sesto film di "Terminator" è l'ennesimo reboot della serie: come il quinto ("Terminator Genisys") decide di ignorare del tutto il terzo e il quarto capitolo (nonché la serie televisiva "The Sarah Connor Chronicles") e di ripartire direttamente dal secondo. Di fatto fa (male) le stesse cose che aveva fatto il già non trascendentale "Genisys", con l'aggravante di giungere dopo (e di essere prodotto da Cameron, che ha anche contribuito al soggetto). Questa tendenza di Hollywood a guardare sempre al passato ma in modo selettivo, scegliendo di ignorare i propri passi falsi nascondendo la polvere sotto il tappeto (vedi anche i casi di Spider-Man e dei Ghostbusters) è davvero antipatica: con che spirito si guarderà ormai un film o ci si affezionerà ai suoi personaggi, sapendo che se la pellicola non andrà bene al botteghino sarà "cancellata" da quella successiva? E fosse almeno un bel film: tutto sa invece di già visto, dal Terminator buono (ma in "T2" Schwarzy era stato riprogrammato, non sviluppava da solo un'improbabilissima coscienza umana!) a quello cattivo capace di rigenerarsi e composto da metallo liquido (che qui sembra catrame nero, e ha la caratteristica di poter separare il proprio scheletro dal resto del corpo). Oltre a non essere originale, poi, il lungometraggio non ha nulla della forza creativa o della potenza visionaria del miglior Cameron: le situazioni non sorprendono, le sequenze d'azione annoiano, i personaggi sono derivativi (compresa l'agguerrita Dani) e la fantasia non vola mai (e per un film di fantascienza questo è un peccato mortale). Aggiungiamoci una regia anonima e dei dialoghi scontati e adolescenziali. Fra i pochi spunti interessanti (ma non approfonditi): l'accenno alle macchine che prendono il posto degli operai nelle fabbriche e l'aggancio al tema (di attualità) dell'immigrazione clandestina dal Messico agli Stati Uniti. Da segnalare anche la sequenza iniziale con i robot cattivi che escono dal mare, in stile sbarco in Normandia. La scelta anticlimatica di uccidere John Connor a inizio film è stata poi molto criticata: come per la morte di Newt in "Alien³", ci si sbarazza con troppa noncuranza di un personaggio chiave delle pellicole precedenti. Curiosità: a pronunciare la frase-tormentone "I'll be back" ("Torno presto", in italiano) stavolta è Linda Hamilton, non Schwarzenegger. Visto il finale aperto (il "destino oscuro" rappresentato dal cupo futuro delle macchine non viene sventato: tutto il film racconta solo della fuga dei nostri eroi dal Terminator cattivo, senza peraltro mai un piano preciso per sconfiggerlo), i produttori pensavano di rendere questo film il primo di una nuova trilogia (tanto per cambiare: era l'intenzione anche del quarto e del quinto capitolo!), ma il meritatissimo flop al botteghino ha bloccato ogni piano. E chissà che il settimo film, se mai ci sarà, non resetterà di nuovo tutto.

2 commenti:

SamSimon ha detto...

Questo, dopo tutte le delusioni legate a questa saga, l'ho saltato a pié pari. Vedo dalla tua recensione che ho fatto proprio bene!!

Godiamoci i primi due e non aspettiamocene altri!

Christian ha detto...

Infatti hai fatto benissimo! :)

A me, a dire il vero, qualcosa del terzo era anche piaciuto, ma dopo è stato un disastro, progressivamente di male in peggio... Forse è davvero meglio che lascino la saga in pace (anche se temo che non succederà).