L'abisso (Urban Gad, 1910)
L'abisso, aka Precipizio (Afgrunden)
di Urban Gad – Danimarca 1910
con Asta Nielsen, Poul Reumert
***
Visto su YouTube.
Attratta da un mondo più libero e selvaggio, la giovane insegnante di piano Magda (Asta Nielsen) abbandona il fidanzato "perbene" Knud (Robert Dinesen) per fuggire con il "bad boy" Rudolf (Poul Reumert), cowboy e artista circense. Per due volte Knud la rintraccerà: la prima, in un albergo a Copenaghen, la donna cederà ancora al fascino di Rudolf; la seconda, in un piano bar dove si esibisce per guadagnarsi da vivere, sarà tentata di tornare a un'esistenza normale. Ma Rudolf cercherà di trattenerla, e nella colluttazione che ne segue, sarà ucciso dalla ragazza. Opera prima di Urban Gad, nipote di Paul Gauguin e regista teatrale senza alcuna esperienza di cinema (tanto che si fece coadiuvare dall'operatore Alfred Lind), il film è un capitolo importante della cinematografia danese ed europea in generale, visto che segna anche l'esordio di Asta Nielsen, una delle prime e più celebri dive (e sex symbol) degli anni dieci. Indimenticabile la "scandalosa" scena del ballo che la Nielsen danza sul palco di un teatro con Reumert vestito da gaucho, in cui la donna prima lega l'uomo con il lazo e poi gli si struscia addosso: sensualità e bondage che fecero enorme scalpore (e su cui si accanì la censura di alcuni paesi, tagliando la scena in numerose copie e aiutando così a preservarla, visto che la sequenza in questione risulta oggi molto meno rovinata del resto del film!). Anche se la trama è semplicistica, altamente melodrammatica e a sfondo morale (la sceneggiatura, scritta dallo stesso Gad, non fa nulla per farci simpatizzare con la protagonista Magda, che in fondo è causa della sua stessa tragedia e non una vittima delle circostanze), è da apprezzare il realismo di fondo, pilotato dalla recitazione naturalistica (per l'epoca) e dalle numerose scene girate in esterni. La pellicola, che dura 37 minuti (la cinematografia danese fu una delle prime a uscire regolarmente dai limiti ristretti del singolo rullo di durata), è girata con camera fissa, senza primi piani, ed è priva di dialoghi: i venti cartelli sono semplicemente didascalie che introducono le scene come capitoletti. Gad e la Nielsen, che per alcuni anni furono anche sposati, si trasferirono in Germania nel 1911, dove continuarono a sfornare film di successo insieme al produttore Paul Davidson. Con l'avvento del sonoro, Asta si ritirò dalle scene cinematografiche e tornò al teatro; e con quello del nazismo, fece rientro in Danimarca per dedicarsi alla scrittura e all'attivismo politico.
0 commenti:
Posta un commento