Little Nemo (Winsor McCay, 1911)
Winsor McCay: The Famous Cartoonist of the N.Y. Herald and His Moving Comics, aka Little Nemo
di Winsor McCay – USA 1911
con Winsor McCay, John Bunny
**1/2
Visto su YouTube.
Il disegnatore Winsor McCay scommette con i suoi colleghi di essere in grado di "animare" i propri personaggi. Viene deriso, ma dopo un mese di lavoro presenta loro il risultato: i protagonisti della popolare strip "Little Nemo in Slumberland" si muovono sulla pagina disegnata e interagiscono fra loro. Pietra miliare nello sviluppo del cinema d'animazione, questo breve corto (11 minuti, ma l'animazione vera e propria occupa soltanto la parte conclusiva, poco più di 2 minuti) si ispira ai precedenti esperimenti di pionieri come James Stuart Blackton ("The enchanted drawing", 1900; "Humorous phases of funny faces", 1906) ed Émile Cohl ("Fantasmagorie", 1908). L'animazione – in seguito colorata a mano in alcune copie – è ottenuta filmando, uno dopo l'altro, migliaia di disegni realizzati su fogli di carta di riso (4000, per la precisione, come viene esplicitato nel film stesso), sotto la supervisione del citato Blackton. Una tecnica simile a quella dei "flip book" e decisamente efficace, anche se dispendiosa (non a caso sono assenti gli sfondi e tutti gli elaborati dettagli che caratterizzavano le bellissime tavole a fumetti dell'artista): le innovazioni successive di Earl Hurd (l'uso dei rodovetri in acetato) e di Raoul Barré (il fissaggio dei fogli alla tavola), già dal 1914, semplificheranno di molto il procedimento. McCay stesso ricorrerà ai rodovetri dal 1918, ma in questo suo primo lavoro (e nei due successivi, "How a mosquito operates" del 1912 e "Gertie il dinosauro" del 1914) fa ancora tutto a mano e su carta. A differenza dei film che verranno, qui la sequenza animata non ha una vera trama: i personaggi – inizialmente Impie, Nemo e Flip, tre dei protagonisti della serie a fumetti – danzano davanti allo spettatore, vengono deformati e distorti. Lo stesso Nemo poi disegna la principessa, le dona un fiore e i due volano via a bordo di un drago. Flip e Impie cercano di inseguirli con un'automobile che però esplode: e i due cadono addosso al Dottor Pill. Prima della sequenza, alcune scene dal vivo mostrano comicamente McCay al lavoro nel suo studio, fra montagne di carta da disegno e barili di inchiostro, disturbato da un assistente che porta scompiglio nella stanza. La didascalia introduttiva recita "The first artist to attempt drawing pictures that will move" ("Il primo artista che prova a disegnare immagini che si muovono", ignorando i precedenti tentativi dei citati Blackton e Cohl). Fra i "colleghi" di McCay nella scena iniziale ci sono il cartoonist George McManus, l'editore Eugene V. Brewster e l'attore John Bunny (che poi fa visita a McCay anche nel suo studio). Il personaggio di Little Nemo tornerà al cinema molti anni dopo, nel 1984 (ispirando il film dal vivo "Nemo" di Arnaud Sélignac) e nel 1989 (la pellicola d'animazione giapponese "Piccolo Nemo - Avventure nel mondo dei sogni").
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