14 ottobre 2018

Roundhay garden scene (Louis Le Prince, 1888)

In occasione del 130° anniversario del primo film mai realizzato (che cade proprio oggi), per qualche settimana riserverò il blog alla pubblicazione di una serie di post dedicati ai primi, misconosciuti, pionieri del cinema. Sono infatti convinto che, per apprezzare pienamente la settima arte, occorra conoscere anche i suoi incerti passi iniziali. Ovviamente, trattandosi di pellicole quasi sperimentali, il consueto sistema di giudizi in stelline non è applicabile.

Per una curiosa coincidenza (accuratamente pianificata!), questo è anche il 3000° film di cui scrivo su questo blog.

Roundhay Garden Scene
Traffic crossing Leeds Bridge
Accordion player
di Louis Le Prince – Francia/GB 1888

Visto su YouTube.

Quando nasce il cinema? La data fissata per convenzione, il 28 dicembre 1895, è in realtà solo quella della prima proiezione pubblica (e a pagamento) con cui i fratelli Lumière presentarono il loro cinématographe. In precedenza, tuttavia, molti altri pionieri avevano effettuato esperimenti con macchine fotografiche a ripresa continua e avevano realizzato rudimentali pellicole che possono dirsi a tutti gli effetti "cinematografiche" (da citare, in particolare, i risultati dell'inglese Eadweard Muybridge, del tedesco Ottomar Anschütz e del francese Étienne-Jules Marey). Ma se proprio vogliamo stabilire uno spartiacque fra la produzione generica di “immagini in movimento” (che si trattasse di disegni, come nei "flip book" o nelle cosiddette “lanterne magiche”, di ombre o anche di fotografie) e la realizzazione di veri e propri “film” (ossia sequenze di fotogrammi impressi “in diretta” e continuamente su una pellicola, catturati attraverso un singolo obiettivo, e non di foto o immagini su carta, prodotte separatamente e riassemblate in un secondo momento), pare proprio che la palma del primo film della storia – o almeno del primo tuttora conservato – debba andare a Louis Aimé Augustin Le Prince (anch'egli francese, come i Lumière) con il suo “Roundhay Garden Scene”, un cortometraggio – chiamiamolo così: si tratta di poche decine di fotogrammi, per una durata di due secondi! – girato in Inghilterra il 14 ottobre 1888.

Il film mostra quattro persone – Adolphe Le Prince, figlio di Louis; Harriet Hartley, un'amica di famiglia; Joseph Whitley e Sarah Whitley, i suoceri di Le Prince – muoversi in cerchio nel giardino di Oakwood Grange, la casa dei Whitley a Roundhay, nei sobborghi di Leeds. La pellicola di celluloide (carta Eastman) era perforata e veniva mossa all'interno della macchina da presa grazie a ruote dentate. Visto che l'apparecchio era designato come “apparato per la proiezione di immagini animate”, è presumibile che si tratti non solo del primo film girato, ma anche del primo a essere stato proiettato (anche se in privato, e non davanti a un pubblico pagante). Attorno a quest'opera, che ci mostra uno spensierato momento di vita familiare, aleggia anche un macabro mistero. Innanzitutto, una delle attrici, Sarah Whitley, morì dieci giorni dopo le riprese. Poi – e soprattutto – lo stesso Le Prince sparì meno di due anni dopo, il 16 settembre 1890, mentre era a bordo di un treno che lo portava da Digione a Parigi: le teorie sulla sua scomparsa sono numerose (suicidio, sparizione volontaria, omicidio per questioni di eredità o addirittura per una “guerra di brevetti”, visto che Le Prince era sul punto di registrare la sua invenzione e di effettuare una dimostrazione negli Stati Uniti, anticipando di poco Edison), ma nessuna è mai stata confermata.

Dei suoi lavori, oltre a “Roundhay Garden Scene”, ci rimangono altri due film, girati sempre nel 1888. “Traffic crossing Leeds Bridge” mostra carri e carrozze trainate da cavalli per la strada, nei due sensi di marcia, e passanti sul marciapiede, uno dei quali attraversa addirittura la carreggiata. La location, il ponte sul fiume Aire, fu scelta appositamente perché garantiva la presenza di un certo traffico. La ripresa è fatta leggermente dall'alto. Adolphe Le Prince, figlio di Louis, era presente come assistente del padre (fu il primo aiuto regista della storia!). La versione restaurata e digitalizzata, oggi disponibile, comprende 65 fotogrammi e dura 2,76 secondi. “Accordion player” mostra invece Adolphe Le Prince mentre suona una fisarmonica diatonica (un “organetto”, per intenderci), sempre davanti ai gradini della casa di suo nonno Joseph Whitley a Roundhay. A differenza degli altri due film, quando scrivo quest'ultimo non è stato ancora ripulito e digitalizzato (su YouTube è visibile una rimasterizzazione amatoriale dei primi 17 fotogrammi).

Inoltre sopravvivono 14 dei 16 fotogrammi di “Man walking around a corner”, un lavoro risalente addirittura all'anno prima, il 1887. Pur essendo precedente a “Roundhay”, non è però da considerarsi il primo film della storia perché fu realizzato con una fotocamera con 16 diverse lenti, ognuna delle quali scattava una foto in rapida successione (una serie di fotografie separate, dunque, e non una pellicola continua): una tecnica già sperimentata da altri pionieri della fotografia in movimento, come l'astronomo Pierre Jules César Janssen (che nel 1874 catturò il passaggio di Venere davanti al sole) e i succitati Eadweard Muybridge (che nel 1878 “riprese” in questo modo un cavallo al galoppo) ed Étienne-Jules Marey (che nel 1882 aveva inventato un “fucile cronofotografico”, in grado di scattare 12 fotogrammi consecutivi al secondo).

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