Pauvre Pierrot (Émile Reynaud, 1892)
Pauvre Pierrot
Autour d'un cabine
di Charles-Émile Reynaud – Francia 1892
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Fra i tanti pionieri del cinema, uno dei più interessanti è stato senza dubbio Émile Reynaud, autore di quelli che possono essere considerati i primi film d'animazione. Già nel 1876 Reynaud aveva inventato il prassinoscopio, evoluzione dello zootropio (dove i disegni presenti all'interno di un cilindro vengono osservati attraverso delle fenditure) che utilizzava una serie di specchi per riflettere le immagini verso l'osservatore. Abbinando al prassinoscopio il metodo di proiezione della lanterna magica, Reynaud mise a punto il suo "teatro ottico": un sistema di nastri mobili faceva scorrere delle lastre di vetro (su cui erano dipinti personaggi e sfondi) davanti alla luce del proiettore, mostrando così allo spettatore quelle che lui battezzò "pantomime luminose", ciascuna delle quali comprendeva da 500 a 700 lastre di vetro dipinte a mano dallo stesso Reynaud, per una durata da 2 a 5 minuti. La prima dimostrazione pubblica avvenne nell'ottobre 1892 presso il museo Grévin a Parigi e riscosse un enorme successo (facile capire il perché: storie lunghe, complesse, a colori). Di fatto si trattò della prima proiezione di immagini in movimento a un pubblico pagante, tre anni prima di quella dei fratelli Lumière. Negli anni successivi, però, la comparsa di sistemi di ripresa e di proiezione più sofisticati fece cadere il teatro ottico nel dimenticatoio e l'ultima proiezione in pubblico al museo Grévin avvenne nel 1900. In seguito Reynaud, in un momento di disperazione, distrusse tutte le sue "pantomime", gettandole nella Senna. Ne sono sopravvissute soltanto due: "Pauvre Pierrot" (1891, che faceva parte della prima proiezione pubblica del 1892) e "Autour d'un cabine" (1893, proiettato dal 1894). Nel primo, Pierrot suona una serenata a Colombina, ma deve vedersela con Arlecchino. Nel secondo, assistiamo a scene di gioco e di vita su una spiaggia. Le altre pantomime andate perdute sono "Un bon bock" (1888, proiettato dal 1892), "Le clown et ses chiens" (1890, proiettato dal 1892) e "Un rêve au coin du feu" (1894). Fra le innovazioni introdotte da Reynaud (e a cui i fratelli Lumière si ispirarono), non va dimenticata l'idea di "perforare" la pellicola in modo da consentire il suo trascinamento attraverso il proiettore.
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