14 settembre 2018

Kyoto story (Yoji Yamada, T. Abe, 2010)

Kyoto story (Kyoto Uzumasa monogatari)
di Yoji Yamada, Tsutomu Abe – Giappone 2010
con Hana Ebise, Yoshihiro Usami, Sotaro Tanaka
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Visto in TV, in originale con sottotitoli.

Kyoko, figlia del proprietario di una lavanderia, lavora nella biblioteca dell'Università di Kyoto ed è fidanzata con Kota, figlio di un produttore di tofu e aspirante comico televisivo di scarso successo. Un giovane ricercatore, Enoki, in città per studiare alcuni testi sugli antichi caratteri cinesi, si innamora di lei e le propone di seguirlo a Pechino, lasciandola in preda a un dilemma: abbandonare tutto per seguire i propri sogni (ha sempre amato i libri e i viaggi) o continuare a mantenersi nel rassicurante solco della tradizione, magari ereditando il lavoro dei genitori e mandando avanti l'attività di famiglia? Lo stesso dubbio ce l'hanno anche gli altri personaggi, al centro di una pellicola semplice (forse troppo!) e introspettiva, che sin dal titolo – che rimanda a Ozu – guarda al passato e al rapporto fra le generazioni, ma scegliendo il punto di vista di quelle più giovani (che, come il ricercatore di cinese, si interrogano sull'eredità di chi li ha preceduti). Se la storia è un po' esile, il film lascia però trapelare tutto l'affetto per il luogo dove questa si svolge: Uzumasa, il quartiere di Kyoto dove un tempo sorgevano gli studi cinematografici della Daiei (e dove negli anni cinquanta vennero girati capolavori come "Rashomon" di Kurosawa e "I racconti della luna pallida d'agosto" di Mizoguchi). Proprio dove c'era l'ingresso degli Studios, fanno ora bella mostra di sé i premi vinti da alcuni di quei film (il Leone d'Oro, l'Oscar). Il progetto era iniziato da una collaborazione del veterano Yoji Yamada con gli studenti della locale università per documentare la vita degli abitanti del quartiere e come questa fosse cambiata dopo la chiusura dell'industria cinematografica: soltanto in seguito è stato deciso di inserirci la storia sentimentale di Kyoko, che infatti è intervallata da interviste ai negozianti della zona, che rievocano i loro ricordi di quell'epoca. Bella la colonna sonora di Harumi Fuki.

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