25 marzo 2018

On the beach at night alone (Hong Sang-soo, 2017)

On the Beach at Night Alone (Bamui haebyun-eoseo honja)
di Hong Sang-soo – Corea del Sud/Germania 2017
con Kim Min-hee, Jeong Jae-yeong
**1/2

Visto all'Auditorium San Fedele, con Marisa, in originale con sottotitoli (FESCAAAL).

L'attrice Young-hee (Kim Min-hee) cerca di rimettere ordine ed equilibrio nella propria vita privata, sentimentale e professionale, dopo una relazione con un regista già sposato e più anziano di lei. La pellicola è divisa in due parti: la prima ambientata ad Amburgo, in Germania, dove Young-hee trascorre un breve periodo ospite di un'amica; la seconda in Corea, in una città di mare dove Kim, ritornata dall'estero, ritrova vecchi amici e conoscenze e passa il tempo parlando con loro del più e del meno. Come sempre, le pellicole di Hong Sang-soo – spesso metacinematografiche – appaiono al contempo assai costruite (per la struttura schematica) e improvvisate (per il fluire naturale dei dialoghi), un po' alla Rohmer se vogliamo. Qui al centro della storia c'è un personaggio a suo modo affascinante (attrae sia gli uomini che le donne), dal carattere sincero e aperto ma anche difficile, individualista e autonomo, che va all'esplorazione dei propri sentimenti in un momento di forte crisi o di impasse. E la riflessione si intreccia con il confronto con gli altri. Lo stile di Hong si affida a lunghe riprese (long take) appena vivacizzate da alcuni zoom, e lascia campo libero agli attori e ai loro dialoghi, riempiendo gli occasionali silenzi con l'adagio del quintetto d'archi D. 956 di Schubert. Entrambe le sezioni del film terminano su una spiaggia, con uno sbocco onirico. Kim ha vinto a Berlino il premio per la miglior attrice.

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