16 settembre 2012

La città ideale (L. Lo Cascio, 2012)

La città ideale
di Luigi lo Cascio – Italia 2012
con Luigi Lo Cascio, Luigi Maria Burruano
*1/2

Visto al cinema Apollo, con Sabrina (rassegna di Venezia).

La "città ideale" – almeno secondo il protagonista – è Siena, dove il meticoloso architetto Michele Grassadonia si è trasferito a vivere da Palermo. Una sera scorge sul ciglio di una strada il corpo di un uomo, un importante medico locale: chiama i soccorsi, ma si vede accusato di averlo investito lui (anche perché poco prima aveva effettivamente avuto un incidente, del quale peraltro non sa ricostruire i dettagli). Comincia così un'odissea personale e giudiziaria in cui il protagonista dovrà mettere in discussione le proprie convinzioni (come la mania per l'ecologia, anche a causa della quale si è ritrovato in questa situazione). Lo Cascio esordisce alla regia cinematografica con un film (da lui anche scritto e interpretato) che da un lato vuole descrivere a fondo un personaggio e il suo rapporto con il mondo che lo circonda, e dall'altro far riflettere sulla difficoltà di ricostruire la "verità": i vari avvocati cui il protagonista si rivolge, infatti, sottolineano come il punto non sia quello di far emergere i fatti ma semplicemente quello di vincere la causa. Ma la trovata drammaturgica dell'innocente perseguitato, le sequenze oniriche e la sottotrama dell'attrazione per la studentessa russa cui Michele affitta il proprio appartamento non salvano il film (definito da alcuni critici come un "noir kafkiano") dalla mancanza di focalizzazione e da un finale sospeso e irrisolto che lascia più perplessi che convinti. E l'immagine degli addetti del tribunale che si passano al volo i faldoni, così come le domande dell'avvocato ("Se tornasse indietro, farebbe le stesse cose?"), lasciano francamente il tempo che trovano. A intepretare la mamma del protagonista c'è la vera madre di Lo Cascio.

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