10 settembre 2012

Chacun son cinéma (aavv, 2007)

Chacun son cinéma (id.)
di aavv – Francia 2007
film a episodi
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Visto in divx alla Fogona, in originale con sottotitoli inglesi.

Film a episodi ideato da Gilles Jacob e realizzato nel 2007 per festeggiare il 60° anniversario del festival di Cannes. A 34 registi (in realtà 36, visto che ci sono due coppie di fratelli, i Coen e i Dardenne) – quasi tutti vincitori in passato della Palma d'Oro o comunque protagonisti della kermesse francese – è stato chiesto di girare un segmento di tre minuti, ambientato in una sala cinematografica, che rendesse omaggio al cinema come luogo fisico (il sottotitolo è "Ce petit coup au coeur quand la lumière s'éteint et que le film commence", ossia "Quel piccolo colpo al cuore quando la luce si spegne e il film comincia"). Aperto da una frase di Jim Harrison e chiuso da un segmento estratto da "Il silenzio è d'oro" di René Clair (con bacio e happy ending), il film è dedicato alla memoria di Federico Fellini: e non sono pochi gli omaggi o i rimandi alle opere del cineasta italiano – così come ai suoi attori, alle sue musiche, alle sue atmosfere – fatti dai vari autori (anche se naturalmente non mancano altre citazioni cinefile: molte, per esempio, quelle relative a Godard o Bresson). L'unicità del tema trattato e la breve durata dei vari episodi rendono la pellicola complessivamente più gradevole e omogenea rispetto ai consueti lungometraggi a episodi: e la lista degli autori coinvolti è davvero straordinaria. La magia della sala cinematografica emerge prepotentemente, in un viaggio attraverso tutti i paesi del mondo e tutte le epoche: che si tratti di amore per i film proiettati o semplicemente per la sala stessa, vista come luogo popolare per la condivisione di emozioni (ma molti lamentano la continua chiusura di sale che un tempo erano stati importanti luoghi d’incontro). C'è chi ha affrontato l'argomento con ironia (Polanski, Kitano) e chi con cinefilia intellettuale (Angelopoulos), chi sdrammatizza (Loach, Kaurismäki) e chi sceglie l'erotismo (Wong Kar-Wai), chi diventa protagonista (Chahine, Moretti) e chi si autoparodizza (Von Trier, Cimino), chi celebra la modernità e la tecnologia (Egoyan) e chi guarda con nostalgia al passato (Tsai Ming-Liang, Hou Hsiao-Hsien), chi racconta il futuro (Cronenberg) e chi fa l'eccentrico (Campion, unica donna del gruppo), chi vira sul surreale (Van Sant) e chi sulla farsa (De Oliveira), chi ha velleità politiche (Kiarostami, Gitai) e chi omaggia le sale improvvisate (Zhang Yimou, Wenders), per finire con chi ci dice che in fondo gli spettatori ideali sono i ladri (Dardenne, Assayas) o i ciechi (Iñárritu, Chen Kaige). Ogni episodio può essere considerato come un cortometraggio a sé stante, completo di titoli di coda. Dal montaggio finale, per problemi di diritti, è stato escluso il segmento di David Lynch ("Absurda"), anche se è stato poi recuperato come extra nel DVD, mentre da alcune versioni (forse per lo stesso motivo) manca anche quello dei fratelli Coen. Fra i miei preferiti: Kitano, Konchalovsky, Moretti, i Coen (ebbene sì, per una volta!), Kaurismäki, von Trier.

1 - Arena estiva (Cinéma d'été) di Raymond Depardon
In un paese del Medio Oriente (l’episodio è stato girato ad Alessandria), una folla di giovani assiste a un film di Bollywood proiettato all'aperto in un'arena estiva.

2 - Una bella giornata (One Fine Day) di Takeshi Kitano
Un contadino cerca di vedere "Kids Return" in un isolato cinema di campagna (dove è l’unico spettatore), ma il proiezionista (lo stesso Kitano) combina pasticci.

3 - Tre minuti (Trois minutes) di Theo Angelopoulos
In una sala dove sono proiettati i loro film (fra cui "L'apicultore" dello stesso Angelopoulos), Jeanne Moreau reincontra per tre minuti Marcello Mastroianni (ovviamente una controfigura, visto che l’attore era morto dieci anni prima) e dichiara il proprio amore per lui e per il cinema (con dialoghi tratti da "La notte").

4 - Al buio (Dans le noir) di Andrei Konchalovsky
In un vetusto cinema russo viene proiettato "8½" di Fellini. La cassiera chiude in anticipo il botteghino perché vuole vedersi il film da sola (e per l’ennesima volta), ma è disturbata da una coppia di giovani che amoreggia sulle poltroncine.

5 - Diario di uno spettatore (id.) di Nanni Moretti
Seduto da solo in varie sale vuote, Moretti ricorda diverse esperienze personali di film visti al cinema negli anni passati, e racconta le proprie reazioni e quelle di chi era con lui (come, per esempio, suo figlio).

6 - The Electric Princess House (id.) di Hou Hsiao-Hsien
Durante la guerra, un soldato porta la moglie (Shu Qi, incinta!) e le figlie al cinema. Ai giorni nostri la sala è ormai ridotta in rovina, ma vi si proietta la sequenza degli autoscontri di "Mouchette".

7 - Nell'oscurità (Dans l'obscurité) di Jean-Pierre e Luc Dardenne
Un ladro striscia nel buio fra le poltroncine e cerca di aprire la borsetta di una ragazza. Ma lei, commossa per "Au hasard Balthazar" di Bresson, prende la sua mano e se la porta alle guance.

8 - World cinema (id.) di Ethan e Joel Coen
In un cinema d'essai che proietta "La regola del gioco" di Renoir e "Climates" di Nuri Bilge Ceylan, un cowboy indeciso su quale film vedere (Josh Brolin) chiede informazioni al cassiere. Per la cronaca, alla fine sceglie il film turco, e gli piace pure. Non presente in alcune versioni.

9 - Anna (id.) di Alejandro Gonzàlez Iñárritu
Una ragazza si emoziona al cinema mentre guarda "Il disprezzo" di Godard: solo alla fine, quando il suo ragazzo le spiegherà che il film era a colori e non in bianco e nero, scopriremo che era cieca.

10 - Guardando il film (En regardant le film) di Zhang Yimou
Nella piazza di un villaggio rurale, un bambino è particolarmente curioso ed eccitato per l'arrivo del cinema. Ma quando il film comincia, dopo il tramonto, lui si è già addormentato.

11 - Il dibbuk di Haifa (Le dibbouk de Haifa) di Amos Gitai
Una proiezione, a Varsavia nel 1936, viene interrotta bruscamente: lo stesso avverrà 70 anni dopo ad Haifa, per un raid aereo che uccide anche alcuni spettatori.

12 - Lady Insetto (Lady Bug) di Jane Campion
L'inserviente di un cinema cerca di schiacciare un insetto, che ha l’aspetto di una piccola danzatrice con manie di protagonismo.

13 - Artaud doppio spettacolo (Artaud Double Bill) di Atom Egoyan
A una proiezione di "Vivre sa vie", durante la sequenza in cui Anna Karina guarda "La passione di Giovanna d'Arco" di Bresson, alcuni spettatori si scambiano commenti via cellulare su Antonin Artaud.

14 - La fonderia (Valimo) di Aki Kaurismäki
Gli operai di una fonderia escono dal lavoro e si recano in un cinema d'essai, dove assistono a "L'uscita dalle fabbriche Lumière".

15 - Recrudescenza (Recrudescence) di Olivier Assayas
Un ladro ruba la borsetta di una donna al cinema. Terminato il film, lei chiama il proprio cellulare con quello del compagno, e il ladro risponde: che fosse il suo ex fidanzato?

16 - 47 anni dopo (47 ans aprés) di Youssef Chahine
Chahine ricorda quando giunse per la prima volta a Cannes, portando il suo secondo film, che passò inosservato. 47 anni dopo, ricevendo un premio per l'insieme dell'opera, spiega ai giovani "Siate pazienti". Autocelebrativo.

17 - È un sogno (It's a dream) di Tsai Ming-Liang
Mentre mangia durian (un tipo di frutta esotica) in una sala cinematografica, Hsiao-kang (Lee Kang-sheng) ricorda il padre e la nonna. Nostalgico.

18 - Occupazioni (Occupations) di Lars von Trier
Von Trier prende a martellate uno spettatore cafone che, seduto accanto a lui, lo disturbava in continuazione durante un film. Splatter-comico.

19 - Il dono (Le don) di Raoul Ruiz
Un regista racconta alla nipote antropologa un bizzarro episodio che gli è capitato durante un viaggio fra gli indigeni cileni, ai quali aveva regalato un proiettore. Ma forse è stato solo il frutto di un’allucinazione.

20 - Il cinema sul boulevard (Cinéma de Boulevard) di Claude Lelouch
I genitori di Lelouch si conobbero in un cinema, guardando "Cappello a cilindro". Poi, col tempo, videro insieme tanti altri grandi film (da "La grande illusione" a "Quando volano le cicogne"). Morto il padre, la madre si emoziona rivedendo Ginger e Fred negli anni sessanta.

21 - Primo bacio (First Kiss) di Gus Van Sant
Un giovane proiezionista entra nello schermo per raggiungere la ragazza dei suoi sogni e baciarla. Surreale ma banalotto.

22 - Cinema erotico (Cinéma erotique) di Roman Polanski
In un cinema che proietta "Emmanuelle", una coppia seduta in platea crede che un uomo si stia masturbando e chiama la maschera: in realtà l'uomo stava lamentandosi perché era caduto giù dalla galleria.

23 - Traduzione non richiesta (No Translation Needed) di Michael Cimino
Cimino filma il concerto di alcuni musicisti cubani che si esibiscono all'interno di un cinema, ma la bella cantante non apprezza i suoi "godardismi" registici.

24 - Il suicidio dell'ultimo ebreo del mondo nell'ultimo cinema del mondo (At the suicide of the last jew in the world in the last cinema in the world) di David Cronenberg
In un futuro in cui i cinema sono illegali, una videocamera sta riprendendo il suicidio dell'ultimo ebreo rimasto al mondo (interpretato dallo stesso Cronenberg), chiuso nei bagni dell'ultima sala sopravvissuta alla distruzione. Due commentatori descrivono la scena, che si interrompe prima dello sparo.

25 - I travelled 9000 km to give it to you (id.) di Wong Kar-Wai
In un'assolata estate, una coppia mangia frutta e amoreggia mentre guarda "Alphaville" di Godard.

26 - Dov'è il mio Romeo (Where is my Romeo) di Abbas Kiarostami
Alcune donne iraniane, costrette all'esilio (fra loro c'è anche Golshifteh Farahani) guardano "Romeo e Giulietta" al cinema e si commuovono. La camera riprende solo i loro volti.

27 - Appuntamento all'ultimo spettacolo (The Last Dating Show) di Bille August
Un ragazzo danese porta al cinema una ragazza iraniana. I due vengono disturbati da tre teppistelli, ma poi si ritrovano tutti insieme nella cabina del proiezionista a guardare come finisce il film.

28 - Maldestro (Irtebak) di Elia Suleiman
Un regista, presente in sala alla proiezione del suo film, è protagonista di varie peripezie nel bagno e nel parcheggio. Comicità astratta e surreale.

29 - L'unico incontro (Rencontre unique) di Manoel De Oliveira
Un "finto" filmato d'epoca (muto e in b/n) mostra l’incontro fra Nikita Kruscev (Michel Piccoli) e Giovanni XXII, "il compagno papa, che quando ordina ai compagni cattolici di pregare, loro pregano". Al segno della croce dell'uno, l'altro replica con il saluto a pugno chiuso. Ma scoprono di avere una cosa in comune: la pancia.

30 - A 8.944 chilometri da Cannes (à 8944 km de Cannes) di Walter Salles
In Brasile, davanti a un cinema che proietta "I 400 colpi" di Truffaut, due uomini discutono a proposito del festival di Cannes (pur non essendoci mai stati), cantando e accompagnandosi con i tamburelli.

31 - Guerra in tempo di pace (War in Peace) di Wim Wenders (e collaboratori)
In un villaggio nel Congo, nel primo anno di pace dopo cent’anni di colonialismo, sfruttamento e guerre civili, bambini e adulti si commuovono davanti a un film bellico ("Black Hawk Down") in un cinema improvvisato (un dvd e un vecchio televisore).

32 - Nel villaggio di Zhanxiou (Zhanxiou Village) di Chen Kaige
Nel 1977 alcuni bambini guardano "Il circo" di Chaplin nella piazza di un villaggio. Quando va via la corrente, usano le bici per alimentare il proiettore. Uno di loro diventa cieco per il freddo: lo rivedremo da adulto, nel 2007, ancora davanti a uno schermo cinematografico.

33 - Lieto fine (Happy Ending) di Ken Loach
In coda davanti alle casse di un cinema, padre e figlio non riescono a scegliere quale film vedere (sono tutti mediocri film hollywoodiani). E allora decidono di andare allo stadio per una partita di calcio.

Extra - Absurda (id.) di David Lynch
Segmento surreale e criptico: una camera fissa riprende una sala cinematografica. Dallo schermo escono delle enorme forbici. Una delle giovani spettatrici si vede come ballerina sullo schermo, dal quale fuoriesce del fumo che invade il salone. Grida e commenti fuori campo.

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