Poliziotto in blue jeans (B. Evans, 1992)
Poliziotto in blue jeans (Kuffs)
di Bruce A. Evans – USA 1992
con Christian Slater, Milla Jovovich
**1/2
Visto in divx alla Fogona.
Un film che si apre con una Milla Jovovich sedicenne che balla in mutande e maglietta non può essere veramente brutto, nemmeno se se ha una trama piuttosto stereotipata e se Milla è soltanto una comprimaria. E infatti non mi è affatto dispiaciuto, anzi a tratti l'ho trovato piuttosto divertente. Il giovane e impulsivo protagonista, George Kuffs, non sa bene cosa fare della propria vita, ma quando il fratello poliziotto viene ucciso da un malvivente che viene poi lasciato in libertà, decide di arruolarsi a propria volta per fare giustizia. Il tono della pellicola però è leggero, quasi comico, con scene come quella dell'agguato del killer a casa di George che sembrano uscite da un film di Jackie Chan, arti marziali a parte. Slater rompe continuamente il "quarto muro", guardando in camera e parlando con gli spettatori (lo fa persino quando è imbavagliato, aiutato dai sottotitoli!). Ambientato a San Francisco, il film affronta anche il tema delle pattuglie speciali, poliziotti "privati" pagati direttamente dai cittadini, che collaborano con i veri agenti e si possono passare la licenza in eredità. Una serie di personaggi simpatici e ben caratterizzati completa una pellicola d'azione senza pretese ma piuttosto godibile e con una discreta verve.
3 commenti:
Ecco cosa succede se vai via per una settimana e non riusciamo a vederci Heimat!
Prima il Batman di Schumacher e poi questo...
Ti perdono solo perchè quando si tratta di Milla perdi totalmente la bussola!!
ps. scusa ma non ho potuto resistere.
che mi hai ricordato!!
Martin: Ah ah... no, seriamente, sai bene che alla Fogona non ho il televisore, quindi ho approfittato del maltempo per guardare un po' di divx che avevo in serbo da alcuni mesi... questo, anche se ha l'aria del tv-movie, non era poi male e almeno mantiene quello che promette. Milla compare poco, è vero, ma Slater mi è piaciuto. In quegli anni ha fatto alcune buone cose (vedi anche "Schegge di follia"), peccato che dopo si sia perso.
Mario: non dirmi che lo hai visto anche tu?!
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