Il coltello nell'acqua (R. Polanski, 1962)
Il coltello nell'acqua (Nóz w wodzie)
di Roman Polanski – Polonia 1962
con Leon Niemczyk, Jolanta Umecka, Zygmunt Malanowicz
***1/2
Rivisto in DVD, con Giovanni e Chiara.
Il primo lungometraggio di Polanski (realizzato dopo una serie di brillanti cortometraggi e considerato uno dei migliori esordi nel mondo del cinema) è un affascinante thriller psicologico basato su tre soli personaggi, isolati dal resto del mondo e in preda alle forti dinamiche delle loro relazioni. Andrea e Cristina (questi i nomi del doppiaggio italiano) sono una coppia alto-borghese che si appresta a trascorrere una tranquilla giornata domenicale in barca a vela. Durante il tragitto verso il lago i due coniugi danno un passaggio a un giovane autostoppista che, una volta giunti al molo, il marito invita in maniera sarcastica e con aria di sfida a salire a bordo insieme a loro. Il ragazzo, nonostante non sia mai stato in barca, accetta per orgoglio. Le continue provocazioni fra i due uomini, i battibecchi fra i coniugi, l'attrazione fra il giovane e la donna fanno lentamente crescere la tensione fino al punto di non ritorno: e le pulsioni, che l'eccellente regia è abile nel mettere in scena con estrema semplicità (aiutata da una suggestiva ambientazione e dalla bella musica jazz) paiono sempre sul punto di esplodere, come se scorressero sotto la superficie dell'acqua che viene solcata dall'imbarcazione. Due dei tre attori (la donna e il giovane) non avevano esperienze da attori professionisti. Il titolo si riferisce al grosso coltellaccio che l'autostoppista porta con sé, "utile nei boschi ma inutile su un lago", costantemente al centro di molte scene.
6 commenti:
Polanski numero uno del cinema due camere e cucina.
Nessuno è così abile con pochi personaggi e ambienti limitati.
E poi ad un certo punto c'è quell'immagine del ragazzo che riposa nella posa di Cristo in croce che vale un film.
Già, è vero, ha persino l'aureola (la corda arrotolata sotto la testa!) ^_^
L'ho recuperata e l'ho messa come illustrazione del post.
Ne ha parlato recentemente il collega blogger di SCAGLIE elogiandolo anche lui. Come già scrissi lì, devo rivederlo, perché non mi piacque affatto. È successo un milione di anni fa e voglio rimediare.
Sapessi quante volte succede anche a me di rivedere dopo anni un film che non mi era piaciuto e di scoprire che invece è molto bello! Non citerò titoli, perché andrebbe a mio detrimento... ^_^
Eh sì. Un film immenso. Dei suoi film degli anni sessanta ricordo volentieri anche Repulsion, Per favore...non mordermi sul collo e soprattutto Cul de sac interpretato da una stupenda Françoise Dorléac.
D'accordissimo su "Cul de sac", un grande film con una bellissima ambientazione (quel castello sul mare) e ottimi interpreti! "Repulsion" non me lo ricordo molto, a parte le atmosfere, mentre non ho mai gradito troppo l'umorismo di "Per favore... non mordermi sul collo", ma anche in questo caso dovrei rivederlo perché l'ho visto troppi anni fa.
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