The little match seller (James Williamson, 1902)
La piccola fiammiferaia
(The little match seller)
di James Williamson – GB 1902
Visto su YouTube.
Un fedele adattamento del racconto breve di Hans Christian Andersen “La piccola fiammiferaia”, nel quale una bambina muore di freddo in un angolo della strada, dopo aver acceso uno a uno i fiammiferi che cercava inutilmente di vendere. A ogni fiammifero, le appare una visione (mostrata sullo schermo attraverso una sovrimpressione mediante un mascherino circolare, la stessa tecnica che George Albert Smith, compatriota di Williamson, aveva già usato qualche anno prima nel suo “Santa Claus”): una stufa calda, una tavola imbandita, un albero di Natale, e infine l'amata nonna, che dopo la morte della bambina compare nuovamente sotto forma di fata e la porta via con sé. Il film si conclude con un poliziotto che scorge il cadavere della bimba, illuminandolo con il fascio della sua torcia. Asciutto, realistico e toccante, il cortometraggio ha poco della teatralità fantastica dei contemporanei lavori di Méliès ed è invece un buon esempio di come lavoravano i primi pionieri del cinema britannici, più interessati a usare i “trucchi” ottici in chiave narrativa. Qui la successione delle visioni aiuta anche a rompere la monotonia dell'inquadratura fissa, che rimane la stessa durante tutta la storia (vivacizzata, però, anche dalla nevicata e dall'entrata e uscita in scena di altri personaggi: oltre al poliziotto nel finale, peraltro già visto prima quando accende i lampioni, c'è anche il monello di strada che ruba alla povera bambina la sua unica scarpa). Il nome degli interpreti, e in particolare quello della protagonista, è sconosciuto. Vista la brevità del racconto originale di Andersen, alcuni critici hanno immaginato che potesse essere letto ad alta voce come accompagnamento alla proiezione del film.
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