Puccini (Carmine Gallone, 1953)
Puccini
di Carmine Gallone – Italia/Francia 1953
con Gabriele Ferzetti, Märta Torén
*1/2
Visto in TV.
Una "libera e poetica interpretazione" – come recitano i titoli di testa – della vita del grande compositore lucchese, con particolare enfasi sui suoi rapporti con le donne, che sono il vero filo conduttore della pellicola, prima ancora che la sua musica. Anche se la colonna sonora accosta infatti molti brani celebri (e vengono ricostruite scene di opere come "Manon Lescaut", "La Bohème", "Madama Butterfly" e "Turandot", con la partecipazione di cantanti lirici quali Beniamino Gigli, Nelly Corradi e Gino Sinimberghi), né l'arte di Puccini né in generale la sua creatività vengono approfondite più di tanto. E persino gli elementi biografici sono accatastati senza particolare cura, prendendosi alcune libertà (anche se Puccini ebbe in effetti diverse amanti, il personaggio della soprano Cristina, per la quale quasi lascia la moglie Elvira, è del tutto inventato) e addirittura saltando ben vent'anni (dalla "Butterfly" si passa direttamente alla "Turandot", con il maestro già gravemente malato). Poco equilibrata anche la caratterizzazione dei personaggi, tutta sbilanciata sul versante femminile, mentre Puccini stesso è raramente il motore degli eventi. Ne risulta un polpettone melodrammatico, colorato (la fotografia è di Claude Renoir) e un po' superficiale. Bravi comunque gli attori, dal protagonista Gabriele Ferzetti a Märta Torén nei panni di Elvira, da Nadia Gray in quelli di Cristina (per la quale scrive le parti di Manon e di Mimì) a Paolo Stoppa che interpreta l'amico Giocondo. Sergio Tofano è Giulio Ricordi. Unico sprazzo di qualità ariosa nella regia è la scena del funerale in mare della servetta Delia (Myriam Bru), accompagnata dal coro a bocca chiusa. L'anno seguente Gallone realizzerà con lo stesso cast una versione alternativa della biografia di Puccini in un segmento di "Casa Ricordi".
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