Orbita 9 (Hatem Khraiche, 2017)
Orbita 9 (Órbita 9)
di Hatem Khraiche – Spagna/Colombia 2017
con Clara Lago, Álex González
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Visto in TV, in originale con sottotitoli.
Helena (Clara Lago) è nata e ha trascorso tutta la vita su un'astronave, in viaggio da vent'anni verso un nuovo pianeta da colonizzare. Rimasta sola a bordo dopo la morte dei suoi genitori, incontra per la prima volta un altro essere umano quando il giovane ingegnere Alex (Álex González) attracca con una navetta per effettuare alcune riparazioni. O almeno questo è quello che lei crede... In realtà, Helena si trova in un simulatore, ancora sulla Terra: è una dei dieci individui che vengono monitorati per studiare le reazioni dell'organismo umano a un viaggio spaziale di lunga durata, nell'attesa di abbandonare davvero un pianeta ormai irrimediabilmente inquinato. Un piccolo film di science fiction spagnolo, basato su un buono spunto di partenza (il colpo di scena viene rivelato dopo una ventina di minuti), che anche dopo aver abbandonato il setting spaziale in favore di quello urbano non è privo di alcune intuizioni interessanti (le psicoterapeute "virtuali" che vengono incontrate in una sorta di peep show), anche di natura etica: peccato però che si sfilacci progressivamente, con qualche forzatura di troppo nella trama (perché introdurre i cloni?) e che proceda verso un finale un po' così, non aiutato da una regia anonima e da interpreti poco espressivi.
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