Tulpan (Sergei Dvortsevoy, 2006)
Tulpan - La ragazza che non c'era (Tulpan)
di Sergei Dvortsevoy – Kazakistan 2006
con Ondas Besikbasov, Askhat Kuchencherekov
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Visto al cinema Apollo, in originale con sottotitoli (rassegna di Cannes).
Un film che ha il suo punto di forza nei paesaggi e nell'ambientazione – la steppa kazaka con le sue distese a perdita d'occhio battute dal vento – più che nella storia o nei personaggi, non particolarmente intriganti. Il protagonista è il giovane Asa, ex marinaio nella flotta russa che ora vive con la famiglia della sorella in una yurka (una sorta di fattoria, costituita da una capanna e poco altro) in mezzo al nulla: il cognato Ondas fa l'unico lavoro possibile in quelle zone, il pastore, e anche Asa sogna di avere un gregge tutto per sé. Per ottenerlo, però, deve prima sposarsi: e l'unica ragazza nella zona è la misteriosa Tulpan, che non si mostra mai e che lo rifiuta a causa delle sue orecchie a sventola. Fra temporali e tornadi, bambini rumorosi (in particolare la nipote, che canta sempre a squarciagola) e animali di ogni tipo, personaggi kusturiciani (l'autista del furgone, con i denti dorati e una passione per il rock e le donne con le tette grosse) e una misteriosa morìa di agnelli appena nati, il film offre momenti di divertimento surreale (il veterinario con il cammello bendato) e altri che sfiorano il documentario (la scena del parto della pecora non si dimentica facilmente), ma non riesce mai a decollare e a risultare davvero avvincente, rimanendo confinato a un esotismo "da festival". Non male la regia, capace di seguire i numerosi personaggi e di rendere contemporaneamente giustizia all'ambientazione anche con l'aiuto di qualche bel piano sequenza.
3 commenti:
Di queste prime due giornate confesso che non c'è nulla che abbia stimolato in me il benchè minimo interesse, nemmeno Maradona, bello o brutto che sia.
Speriamo nel proseguimento.
Sì, in effetti finora non c'è stato nulla di veramente eccezionale. Oggi dovrei vedere Giordana e Bilge Ceylan, speriamo bene.
Beato te che stai lì ad abbuffarti con i film di Cannes.
Se passi da me c'è una sorpresa per te.
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