Il sole (A. Sokurov, 2005)
Il sole (Solntse)
di Aleksandr Sokurov – Russia 2005
con Issei Ogata, Robert Dawson
**1/2
Visto in DVD.
Dopo "Moloch", dedicato a Hitler, e "Taurus" (che non ho ancora visto), incentrato su Lenin, questo è il terzo film che Sokurov dedica ai maggiori protagonisti della storia del ventesimo secolo per mostrarne i lati più umani e "banali". L'imperatore giapponese Hirohito viene ritratto in tutta la sua solitudine, dai giorni che precedono la resa al termine della seconda guerra mondiale fino alla decisione (neanche poi tanto sofferta, a dire il vero) di rinunciare al proprio "status divino". Girata con stile sobrio e scarno, fra inquadrature immobili e scenografie essenziali, la pellicola descrive il vissuto privato di un personaggio privo di punti di riferimento, quasi recluso nella propria casa come in un bunker e circondato da servitori umili e sottomessi. Sempre vestito in uniforme militare o con abiti occidentali (mentre lo fotografano, i reporter americani commentano: "sembra Charlie Chaplin"), Hirohito vive in un mondo tutto suo, enigmatico e non privo di contraddizioni, forse dovute alla responsabilità di "essere un dio", un compito oltre le sue possibilità: all’apparenza confuso e indifferente agli eventi che gli accadono intorno (il generale MacArthur, capo delle forze d’occupazione, lo disprezza: "è come un bambino"), sembra interessato solo allo studio della biologia marina e delle scienze naturali (tiene persino un busto di Darwin sulla scrivania), a comporre poesie per la moglie e a guardare vecchie fotografie di attori occidentali: in realtà soffre per la disfatta del suo popolo, riflette sulle cause della guerra, ha bizzarre visioni apocalittiche nelle quali strani pesci volanti bombardano la città e mostra un'inattesa propensione alla pace. Nella versione italiana sono stati doppiati (male) solo i dialoghi in giapponese, lasciando le voci originali degli attori quando l’imperatore parla in inglese con MacArthur. Cosa costava a quel punto sottotitolare l’intero film?
2 commenti:
Cosa costava a quel punto sottotitolare l’intero film?
QUANTO HAI RAGIONE!
notevole la scena in cui il bunker si apre e l'imperatore scende nei sotterranei con gli speroni...la follia del cerimoniale
Questa dei film sottotitolati a metà è una cosa che non ho mai capito... Scontenta sia i fan del doppiaggio sia gli amanti dei sottotitoli. Certo, sempre meglio che doppiare due lingue diverse entrambe in italiano (come ne "Il padrino" o ne "Il disprezzo").
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