Lo squalo (S. Spielberg, 1975)
Lo squalo (Jaws)
di Steven Spielberg – USA 1975
con Roy Scheider, Richard Dreyfuss
***1/2
Rivisto in DVD, con Hiromi.
Un gigantesco squalo bianco terrorizza una località balneare, provocando numerose vittime. Dopo aver tentato senza successo di convincere le autorità a chiudere le spiagge, il capo della polizia decide di dare la caccia all'animale con l'aiuto di un biologo marino e di un pescatore. Il primo grande successo di Spielberg resta ancora adesso uno dei suoi film migliori e uno dei miei preferiti fra quelli da lui diretti. Pur non essendo tecnicamente un film horror, riesce a costruire una grandissima tensione grazie alle inquadrature da sotto il livello dell'acqua, alla musica di John Williams e ai momenti di attesa nei quali si teme che lo squalo attacchi da un momento all'altro. Il personaggio di Scheider è al centro di tutto: il suo rapporto di amore/odio con il mare, il suo senso di responsabilità (che deve fare i conti con il pragmatismo del sindaco della cittadina) e il suo coraggio nello scegliere di affrontare l'animale faccia a faccia lo guidano in un cammino personale contro l'ignoto e il pericolo: la caccia allo squalo diventa così una sorta di viaggio alla scoperta di sé stesso. E il predatore fa davvero paura perché viene percepito come una minaccia realistica (a differenza delle creature fantascientifiche o animate a passo uno di tutti i precedenti "film di mostri"), anche se in realtà le sue dimensioni, la sua forza e la sua intelligenza sono esagerati. Il film fu campione d'incassi (in un certo senso è il progenitore degli odierni blockbuster estivi), vinse tre Oscar e generò diversi sequel di bassa qualità, tra cui il famigerato terzo capitolo in 3D. Pare che in quegli anni causò anche un'ondata di paura e paranoia fra i bagnanti, danneggiando l'industria del turismo balneare negli Stati Uniti. Il personaggio del pescatore interpretato da Martin Shaw può ricordare per certi versi il capitano Achab di "Moby Dick".
2 commenti:
Lo squalo è un grande film. E pensare che dopo la prima visione non mi era piaciuto affatto (molti anni fa), poi lo rividi dopo qualche anno e cambiai opinione. Forse ero cambiato io. Un buon film e concordo in pieno con la tua recensione. A presto.
Capita spesso di cambiare opinione su un film, in positivo o in negativo. E per questo che, secondo me, bisognerebbe guardare ogni film almeno due volte, e magari a distanza di un po' di tempo. Ciao!
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