Beyond the years (Im Kwon-taek, 2006)
Beyond the years (Chun nyun hack)
di Im Kwon-taek – Corea del Sud 2006
con Jo Hyeon-jae, Oh Jung-hae
*1/2
Visto al cinema Ariosto, con Hiromi, in originale con sottotitoli
(rassegna di Venezia)
Un suonatore di tamburo tradizionale cerca per tutta la vita di ritrovare la sorella, una cantante diventata cieca, che aveva abbandonato dopo esser fuggito di casa da bambino. In realtà i due non sono fratelli di sangue: erano entrambi orfani adottati da un musicista ambulante, ed è evidente che lui è innamorato di lei, anche se non glielo rivela mai. Un film senza troppo spessore e non particolarmente avvincente, nel quale gli eventi importanti vengono sciorinati uno dietro l'altro e spesso in maniera anticlimatica. La pellicola, che contiene numerosi canti tradizionali accompagnati dal tamburo (un genere musicale che si chiama "pansori"), segue le vite incrociate e parallele dei due protagonisti in maniera lenta e senza emozioni, non aiutata da un attore particolarmente inespressivo che mostra la stessa faccia di fronte a tragedie e momenti di vita quotidiana e che non invecchia di un giorno mentre per il suo personaggio trascorrono venti o trent'anni. Una curiosità: si tratta del centesimo film (non sto scherzando!) di Im Kwon-taek, regista attivo sin dagli anni sessanta, da noi noto soltanto per l'altrettanto mediocre "Ebbro di donne e di pittura".
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