La maggiore distanza possibile (Lin Jing-jie, 2007)
La maggiore distanza possibile (Zui yao yuan de ju li)
di Lin Jing-jie – Taiwan 2007
con Guey Lun-mei, Jia Siao-guo
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Visto al cinema San Carlo, con Hiromi, in originale con sottotitoli
(rassegna di Venezia)
Un giovane tecnico del suono viene licenziato dal set cinematografico dove lavora e decide di recarsi a Formosa per registrare i suoni del luogo e della natura e inviarli (su audiocassetta) alla sua ex ragazza. Ma questa ha traslocato, così i plichi arrivano nelle mani della nuova inquilina, un'impiegata che decide di lasciare il lavoro per partire alla ricerca del misterioso messaggero. La loro storia si intreccia con quella di un bizzarro psicologo che sembra vagare senza meta e il cui personaggio sembra avulso dal contesto e senza legame con la trama principale. Un film "poetico", triste ed etereo, sulla difficoltà di incontrarsi, con alcuni tocchi surreali tipicamente orientali. Un po' lento a ingranare, e un po' inconcludente nel finale, ma la parte centrale è piuttosto piacevole. La bella Guey Lun-mei si era già vista in "Incrocio d'amore".
1 commento:
Un film interessante, eppure sì, senza dubbio troppo forzato, inutili lunghi silenzi, etc. Alla fine però devo dire che m'era abbastanza piaciuto.
Anch'io trovai l'attrice ottima.
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