Johnny Oro (Sergio Corbucci, 1966)
Johnny Oro
di Sergio Corbucci – Italia 1966
con Mark Damon, Ettore Manni
**1/2
Visto in DVD, con Martin.
Johnny Oro, cacciatore di taglie con la pistola e gli speroni d'oro che pretende di essere pagato soltanto in metallo sonante, sgomina la banda messicana dei fratelli Perez. Ma l'unico sopravvissuto della famiglia, da lui risparmiato perché non aveva ancora una taglia sulla testa, si allea con una tribù di indiani ribelli e minaccia di mettere a ferro e fuoco la tranquilla cittadina di Coldeville se lo sceriffo non gli consegnerà Oro, nel frattempo incarcerato per cinque giorni per aver girato armato in città. Realizzato agli albori della stagione degli spaghetti western, questo bel film di Corbucci ne fonde alcuni elementi (il protagonista spregiudicato, la crudeltà dei banditi, le esplosioni con la dinamite, l'umorismo cinico) con altri che provengono invece ancora dal western tradizionale americano. La trama stessa ricorda classici come "Un dollaro d'onore" e "Mezzogiorno di fuoco", e lo sceriffo integerrimo con moglie e figlio, interpretato da Ettore Manni, è uno pseudo-Gary Cooper. La regia di Corbucci è senza fronzoli e ha poco in comune con quelle di Leone: i modelli sono ancora Hawks e Ford. Ne esce un film piacevole e scorrevole, magari non originalissimo ma con buoni attori e caratterizzazioni. Un po' ridicola la canzone dei titoli di testa, divertenti alcune battute ("Sai cos'è un principio?" "Sì, sono quelle cose scritte sulle tombe").
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