Cavalcata (Frank Lloyd, 1933)
Cavalcata (Cavalcade)
di Frank Lloyd – USA 1933
con Diana Wynyard, Clive Brook
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Visto in divx, in originale con sottotitoli inglesi.
Dal capodanno del 1900 a quello del 1933, una "cavalcata" di eventi storici, per lo più tragici (il succedersi dei momenti e il trascorrere degli anni è rappresentato dalle immagini di una fila di cavalieri medievali in continua marcia), che sconvolgono l'Impero Britannico e, nel privato, la vita di una benestante famiglia londinese. Robert Marryot (Clive Brook) parte come volontario per la guerra in Africa contro i boeri, lasciando da sola la moglie Jane (Diana Wynyard) e i due figlioletti Edward e Joe. Ma tornerà sano e salvo (e sarà fatto cavaliere dalla regina Vittoria), e con lui anche il maggiordomo Alfred Bridges (Herbert Mundin), che si "emanciperà" acquistando un pub. I due figli dei Marryot moriranno rispettivamente nella tragedia del Titanic (Edward) e nella Grande Guerra (Joe, ucciso il giorno stesso dell'armistizio, come il Paul Bäumer di "Niente di nuovo sul fronte occidentale"), mentre nel frattempo il mondo cambia, i regnanti si succedono, e nuove idee e rivoluzioni sociali e politiche sconvolgono la vita e l'ordine mondiale, ben rappresentate – con un certo pessimismo – dalla canzone "Twentieth Century Blues" cantata da Fanny (Ursula Jeans), la figlia di Alfred, in un cabaret. Dal dramma teatrale di Noël Coward, una pellicola che ebbe un grande successo all'epoca (vinse il premio Oscar per il miglior film, oltre a quelli per la regia e le scenografie) ma che, vista oggi, mostra molti suoi limiti: in particolare una regia ingessata, una recitazione forzata e antinaturalistica, e una sceneggiatura che accatasta una successione di eventi senza un vero collante, se non quello della storia che procede indefessa, schiacciando le vite degli esseri umani. Comunque un paio di sequenze meritano la visione, come quella del Titanic (con la rivelazione a sorpresa del nome della nave attraverso un salvagente, una trovata poi ripresa da Terry Gilliam ne "I banditi del tempo") e quella della prima guerra mondiale (con un montaggio sempre più cupo e drammatico di immagini di soldati che cadono in battaglia: le scene della guerra sono state realizzate da William Cameron Menzies). Ed è da apprezzare il legame con l'attualità: in effetti, agli inizi degli anni trenta (il dramma di Coward è del 1931) c'era la sensazione diffusa che il mondo stesse andando a rotoli o alla deriva, cosa che sarà purtroppo confermata negli anni successivi. Non è molto diverso da come ci sentiamo oggi, fra pandemie, nazionalismi e guerre: speriamo che gli sviluppi siano diversi... Nel cast corale, Una O'Connor è Ellen, la cameriera dei Marryot nonché madre di Fanny; Irene Browne è Margaret, amica di famiglia e madre di Edith, che diventerà la moglie di Edward; e John Warburton e Frank Lawton sono rispettivamente i due figli Edward e Joe da adulti. Un film basato su un'idea simile (la guerra e gli eventi politici visti dagli occhi di chi rimane a casa), "La signora Miniver", vincerà l'Oscar anche nove anni più tardi.
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