21 luglio 2022

Survival of the dead (G. Romero, 2009)

Survival of the dead - L'isola dei sopravvissuti (Survival of the dead)
di George A. Romero – USA/Canada 2009
con Kenneth Welsh, Alan van Sprang
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Visto in divx.

Per sfuggire all'apocalisse zombie che ormai impazza per il mondo, un gruppo di militari della Guardia Nazionale (Alan van Sprang, Eric Woolfe, Stefano Di Matteo e Athena Karkanis), insieme a un ragazzo (Devon Bostick), si rifugiano su Plum, isola nell'Atlantico al largo delle coste del Delaware. Qui scoprono però che è in atto una faida fra le due famiglie che da sempre popolano l'isola, guidate dai rispettivi patriarchi: Patrick O'Flynn (Kenneth Welsh), che dà la caccia alle "teste morte" (così vengono soprannominati i morti viventi) per eliminarli una volta per tutte, e Seamus Muldoon (Richard Fitzpatrick), che, spinto anche da motivi religiosi, vuole tenerli con sé, prigionieri, in attesa di una cura o perlomeno che imparino a mangiare anche carne non umana. Ispirato al classico western di William Wyler del 1958 "Il grande paese", il sesto film della saga ufficiale dei morti viventi è un onesto film zombesco, forse non spettacolare ma con tutti i crismi del genere, inserito nella continuity riavviata dal precedente "Le cronache dei morti viventi" (di cui rivediamo all'inizio i protagonisti in un breve inserto). Come ormai al solito, gli zombie non sono i veri nemici e non fanno paura (sono lenti e si uccidono facilmente con un colpo alla testa: al limite si soffre nel farlo se si trattava dei propri cari, amici o parenti). Il conflitto è semmai quello fra i gruppi contrapposti di sopravvissuti, che qui è letto in chiave di faida famigliare, con sottotesti tribali e religiosi. Niente di originale, ma nemmeno di sbagliato o di fastidioso. Nel cast anche Kathleen Munroe (in un doppio ruolo, quello delle due figlie di O'Flynn, una diventata zombie e l'altra no) e Joris Jarsky. Si tratta dell'ultimo film di Romero, che morirà nel 2017.

2 commenti:

Babol ha detto...

Purtroppo lo ritengo uno dei più brutti film di zombi realizzati dal nostro. Sciocco e dozzinale come pochi e anche la riflessione sociale non graffia più come una volta.

Christian ha detto...

Non è granché, è vero, ma secondo me il precedente "Le cronache dei morti viventi" non era poi tanto meglio, con la sua abusata trovata del found footage. Qui almeno alcuni dei personaggi sono simpatici e, come sempre in questo tipo di film, si può giocare al "totomorti"...