20 luglio 2022

Paese del silenzio e dell'oscurità (W. Herzog, 1971)

Paese del silenzio e dell'oscurità (Land des Schweigens und der Dunkelheit)
di Werner Herzog – Germania 1971
con Fini Straubinger, Else Fehrer
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Rivisto in DVD, in originale con sottotitoli.

Documentario sui sordociechi: il film segue in particolare Fini Straubinger di Monaco di Baviera, che Herzog aveva conosciuto durante le riprese del precedente "Futuro impedito". Fini, diventata completamente cieca a 15 anni e sorda a 18, racconta com'è la vita per chi, come lei, vive immerso nell'oscurità e nel silenzio (che poi in realtà non sono tali: come spiega lei stessa, si sentono continuamente rumori e ronzii, e anche gli occhi non vedono solo nero ma strani colori). I suoi ricordi di bambina e di ragazza, quando ancora vedeva e sentiva, le tornano in mente in continuazione: come le immagini di una gara di salto con gli sci. Rispetto ad altri "colleghi" di sventura, Fini è fra le più autonome: e infatti si occupa di volontariato, andando a fare visita ad altri sordociechi (soprattutto a quelli che vivono più isolati dagli altri, per esempio in campagna o negli istituti psichiatrici) per conto di un'associazione bavarese. Ciascuno ha un "accompagnatore" che li aiuta a comunicare fra loro e con il mondo esterno, grazie a un linguaggio esclusivamente "tattile", il metodo Lormen, che consiste in una serie di punti e di linee tracciate sul palmo della mano e lungo le dita. In generale, quello tattile è il principale modo che i sordociechi hanno per comunicare con il mondo, toccando oggetti e tastando forme. Fini e i suoi amici vengono così portati a volare per la prima volta (su un piccolo aeroplano), al giardino botanico a toccare le piante (persino i cactus!) e allo zoo ad accarezzare gli animali. Si incontrano regolarmente, per "parlare" e recitare poesie. Tutto, insomma, pur di non rimanere da soli a "naufragare nel buio e nel silenzio". Un film sincero, intenso, commovente, fra i migliori documentari di Herzog (ma d'altronde, quasi tutti i documentari di Herzog sono belli). La parte forse più impressionante è quella, nel finale, in cui incontriamo alcuni bambini che, a differenza di Fini, sono sordociechi dalla nascita: e ci viene spiegato che, se sin da piccoli non gli si insegna qualche forma di comunicazione, rimangono del tutto isolati dal mondo e chiusi in sé stessi, con conseguenze anche a livello mentale. Girato in maniera sobria e diretta, il film ha come unico accompagnamento alcuni brani di musica classica.

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