28 gennaio 2022

Il tabaccaio di Vienna (N. Leytner, 2018)

Il tabaccaio di Vienna (Der Trafikant)
di Nikolaus Leytner – Austria/Germania 2018
con Simon Morzé, Bruno Ganz
*1/2

Visto in TV (RaiPlay).

Il diciassettenne Franz (Morzé) lascia la madre (Regina Fritsch) e il suo villaggio natale fra le montagne del Salzkammergut per trasferirsi a Vienna e lavorare come apprendista nella tabaccheria di Otto Trsnjek (Johannes Krisch), amico di famiglia. Qui il ragazzo vive le prime esperienze romantiche, innamorandosi della bella e problematica boema Anežka (Emma Drogunova), ma soprattutto assiste all'avvento del nazismo (siamo negli anni Trenta), che si impadronisce del paese. E nel frattempo stringe amicizia con uno dei clienti della tabaccheria, nientemeno che il professor Sigmund Freud (Bruno Ganz), fondatore della psicoanalisi. Un film su cui non si possono che dare giudizi ambivalenti: da un lato l'ambientazione storica è interessante (il cambio di clima politico risalta in piccoli e grandi mutamenti: in un cabaret dove una volta si prendeva in giro Hitler, per esempio, in seguito si fanno battute sugli ebrei), la narrazione intreccia diversi fili (il tema della crescita e della conoscenza del mondo, ingiustizie e violenze comprese; quello dell'educazione sentimentale, con tanto di cocenti delusioni; quello dell'amicizia con un mentore o "consigliere" come Freud) e il finale è realistico e per nulla conciliante. Dall'altro la confezione lascia a desiderare: la fotografia è eccessivamente patinata, la regia anonima, le caratterizzazioni monotematiche, i dialoghi superficiali, il ritmo senza brio. Né il personaggio di Freud né la psicoanalisi hanno davvero importanza nella vicenda (Franz comincia a trascrivere i suoi sogni, quasi tutti ambientati presso il lago della sua infanzia, appendendo poi i fogli alla vetrina del suo negozio, ma da questo spunto non viene poi fuori nulla di interessante), e sembrano in fondo abbastanza superflui. Per Ganz è stato il penultimo ruolo: l'ultimo sarà ne "La vita nascosta" di Malick, film ambientato curiosamente nello stesso periodo e contesto storico.

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