29 gennaio 2022

Benvenuto Presidente! (R. Milani, 2013)

Benvenuto Presidente!
di Riccardo Milani – Italia 2013
con Claudio Bisio, Kasia Smutniak
*1/2

Visto in TV (Now Tv), con Sabrina.

Nell'impasse per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, e non riuscendo a trovare il giusto candidato (cioè corruttibile e manipolabile), i principali partiti del parlamento italiano scelgono di votare – l'uno all'insaputa dell'altro – lo stesso nome "simbolico": Giuseppe Garibaldi. Peccato però che un cittadino eleggibile con questo nome esista veramente, un ex bibliotecario appassionato di pesca che abita in un paesino di montagna, che si ritrova così designato all'importante carica. Salito al Quirinale, con i suoi modi semplici e schietti e l'innata onestà saprà conquistarsi il favore della popolazione e risollevare le sorti del paese. Il tema dell'uomo comune che si ritrova per caso ai vertici di una nazione non è certo nuovo (dal "Prigioniero di Zenda", con tutte le sue varianti – compresa quella disneyana: "Topolino sosia di Re Sorcio" – a pellicole diversissime fra loro come "Dave - Presidente per un giorno" e "Kagemusha"), ed è sempre accattivante. Questa commedia parte bene e in modo spigliato, ma poi si adagia su un populismo semplicistico e prevedibile, anche perché quando cerca di fare qualcos'altro (vedi i momenti umoristici o la sottotrama romantica) fallisce miseramente per l'evidente mediocrità della scrittura. Alla fine la retorica populista fa il giro completo e, nel finale, diventa anti-populista (il discorso di Peppino agli italiani, in cui li accusa di essere loro il problema, prima ancora dei politici corrotti): ma di fatto è populismo anche quello, proprio come qualcuno che vuol essere anticonformista a tutti i costi è in realtà il più conformista di tutti. Kasia Smutniak è l'inflessibile vice segretario generale del Quirinale. Giuseppe Fiorello, Massimo Popolizio e Cesare Bocci i leader dei tre principali partiti (di destra, di centro e di sinistra, ma di fatto alleati e indistinguibili fra loro). Gianni Cavina è "il signor Fausto", a capo dei servizi segreti deviati. Lina Wertmüller, Pupi Avati, Gianni Rondolino e Steve Della Casa, in un cameo, sono "i poteri forti". Il film è stato girato in gran parte a Torino e in Val di Susa.

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