16 gennaio 2021

The gentlemen (Guy Ritchie, 2019)

The Gentlemen (id.)
di Guy Ritchie – GB/USA 2019
con Matthew McConaughey, Charlie Hunnam
**1/2

Visto in TV (Prime Video), con Sabrina.

Mickey Pearson (Matthew McConaughey), "boss" della marijuana in Gran Bretagna, intende ritirarsi a vita privata con la moglie Rosalind (Michelle Dockery) e vendere il proprio impero, vivai e infrastrutture comprese, al "collega" Matthew Berger (Jeremy Strong). Ma questi, per abbassare il prezzo, gli scatena contro l'ambizioso cinese Dry Eye/Occhio Asciutto (Henry Golding), per far fronte al quale Mickey dovrà ricorrere all'aiuto di un eccentrico coach di lotta e "maestro di vita" (Colin Farrell) e ai suoi "Toddlers". Contemporaneamente, il giornalista prezzolato Fletcher (Hugh Grant), incaricato dal suo direttore Big Dave (Eddie Marsan) di indagare sui loschi affari di Mickey, contatta il braccio destro di quest'ultimo, Raymond (Charlie Hunnam), per ricattarlo: quasi l'intero film, di fatto, è narrato attraverso la ricostruzione di Fletcher, che ne espone le vicende come se fosse una sceneggiatura cinematografica. Con un ottimo cast corale e un soggetto intricato, nel quale si giostra con disinvoltura, Ritchie torna sulle orme dei suoi primi successi (come "Snatch" e "Lock & Stock"): storie di gangster di grande e di piccolo calibro, oltre che dei variopinti personaggi che ruotano loro intorno, raccontate con brio, umorismo, adrenalina e soprattutto consapevolezza dei generi (in chiave post-moderna). Il divertimento non manca, ma forse è un po' fine a sé stesso: non ci si attenda chissà quale messaggio o significato recondito, anche se lo scenario è al passo con i tempi (i giovani teppisti che fanno ampio uso dei social media, per esempio), la vicenda tocca un po' tutti gli ambienti sociali (dai ricchi lord agli sbandati di strada) e i personaggi sono ben caratterizzati attraverso particolarità e idiosincrasie. L'aspetto forse più interessante è la fusione fra le solite lotte di potere fra i gangster e un approccio più da "business" che comprende trattative e negoziati, anche se spesso portati avanti con metodi sporchi: a questo proposito, nel calderone non mancano citazioni colte, come quelle allo Shakespeare del "Mercante di Venezia".

2 commenti:

In The Mood For Cinema ha detto...

Divertente e finalmente in linea con il Ritchie dei primi tempi.

Christian ha detto...

Non a caso è tornato a storie e personaggi a lui più congeniali...