4 gennaio 2021

Glass (M. Night Shyamalan, 2019)

Glass (id.)
di M. Night Shyamalan – USA 2019
con James McAvoy, Bruce Willis, Samuel L. Jackson
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Visto in TV (Now Tv).

Il vigilante mascherato David Dunn (Bruce Willis), detto il Sorvegliante, si batte con Kevin Wendell Crumb (James McAvoy), alias l'Orda, criminale dalla personalità multipla: ma entrambi vengono catturati e rinchiusi in un ospedale psichiatrico, dove è ricoverato anche Elijah Price (Samuel L. Jackson), l'Uomo di Vetro ovvero Dr. Glass, villain dal corpo fragilissimo ma dall'intelletto straordinario. A dirigere la clinica è la dottoressa Ellie Staple (Sarah Paulson), convinta che i superpoteri o le doti sovrumane non esistano e che i tre pazienti soffrano soltanto di deliri, illusioni e manie di grandezza. Dopo "Unbreakable - Il predestinato" (2000) e "Split" (2016), Shyamalan completa la sua personale trilogia "supereroistica" con una pellicola che fa tornare in scena i personaggi dei due film precedenti e ne interconnette le origini e i destini (proprio come in un universo fumettistico condiviso). Il risultato è ambivalente: da un lato ritroviamo quelli che erano i punti di forza dei film originali (il grande realismo con cui temi e luoghi comuni della narrativa supereroistica sono calati nella quotidianità, senza tute sgargianti, effetti speciali o sequenze d'azione sopra le righe; o l'idea che i "miti" dei comic book non siano altro che rappresentazioni artistiche di una realtà ancestrale che è propria da sempre dell'essere umano), e tutto sommato anche una trama – il ricovero forzato dei tre antagonisti nell'ospedale psichiatrico – foriera di spunti interessanti e più in linea con un horror o un thriller psicologico (cfr. "Qualcuno volò sul nido del cuculo") che con un film d'azione in stile Marvel. Dall'altro, però, molti elementi appaiono francamente implausibili o forzati, a partire dall'idiozia apparente del personaggio della dottoressa: è vero che uno dei twist nel finale ne capovolge il ruolo (fa parte di un'organizzazione segreta che si batte per nascondere l'esistenza dei supereroi), ma proprio la conclusione del film risulta deludente e anticlimatica. Bello il lavoro visivo, con i colori che identificano i tre personaggi (verde per Dunn, giallo per Crumb e viola per Price) che tornano a più riprese: nel finale, per esempio, sono indossati anche dai loro tre amici/famigliari, ovvero da Joseph (Spencer Treat Clark), il figlio di David ora cresciuto; da Casey (Anya Taylor-Joy), la ragazza che fu rapita da Kevin; e dalla signora Price (Charlayne Woodard), la madre di Elijah. Anche il consueto cameo del regista riconnette in un unico personaggio quelli da lui interpretati in "Unbreakable" e "Split". Nonostante il buon successo registrato al botteghino, Shyamalan ha dichiarato che la saga finisce qui. Qualche svarione nell'adattamento italiano ("comic book" tradotto con "libri di fumetti", per esempio).

4 commenti:

Babol ha detto...

Forse non la migliore conclusione possibile per la trilogia ma comunque mi ha appassionata molto!

Christian ha detto...

Per me "Unbreakable" rimane nettamente il film migliore dei tre. Ma anche questo, con i suoi difetti (su tutti il finale deludente), non è privo di spunti interessanti.

Jean Jacques ha detto...

Una vera delusione :/ i tempi erano maturi, Shallallero no...

Christian ha detto...

In realtà questi temi Shyamalan li aveva già affrontati vent'anni fa, appunto in "Unbreakable", con discreto successo... All'epoca il regista era davvero "al passo con i tempi", poi ha progressivamente perduto la mano...